LOLASOFT INC. © 1976
UNIT : FOX ELECTRONICS 508-V01
CODENAME : THE MONOLYTH
TIME UPDATING: 21.04.09 11:45 CET
CODENAME : NEL GUINNESS DEI PRIMATI
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LOLA FOX NEL GUINNESS DEI PRIMATI
Record mondiale di drag queen che ballano il cha-cha-cha battuto il 19 Aprile 2009 sotto le telecamere di Canale 5 per la trasmissione "Lo show dei Guinness" che andrà in onda giovedì 7 maggio 2009. Tutta la cronaca di una giornata memorabile. - di Lola Fox
L'ANTEFATTO E IL RAFFREDDORE
20 giorni fa Madame Sisi, la boss dell'Art Club di Desenzano, mi aveva accennato al fatto che ci sarebbe forse stata la possibilità di partecipare ad una indefinita sigla TV per Italia 1, uno nonmegliodefinito show. Se intendevo farlo, avrei dovuto lasciare copia del mio documento per gli accrediti all'ingresso agli studi di registrazione. La cosa mi era sembrata abbastanza interessante, ma i dettagli latitavano. Non si sapeva nulla di più se non che sarebbe stata una trasmissione sui Guinness dei Primati. Sinceramente la cosa non mi cambiava le opinioni. Senza preoccuparmi troppo, lasciai copia della mia carta d'identità in attesa di sapere dettagli. E fino ad 1 settimana fa non ci sono state novità se non che la data della registrazione sarebbe stata domenica 19 aprile dal primo pomeriggio in avanti.
Purtroppo per me, questo della domenica pomeriggio era un handicap e per più di un motivo: 1- rientrando da Desenzano il sabato mattina, avrei avuto in pratica solo il sabato per riposarmi, e si sa, quando arrivi a casa alle 9 del mattino, oramai gli orari del sonno sono andati e quindi dormire bene diventa sempre più difficile. Per cui con ogni probabilità domenica sarei rimasta ancora parzialmente stanca. 2- Dopo essere tornata da Desenzano, sarei dovuta ripartire di nuovo per la periferia di Milano, quindi sobbarcarmi altri 350+350 km. Avevo in origine scartato l'ipotesi di rimanere direttamente a Desenzano, perché sabato mi sarei notevolmente rotta le balle dalla noia, mentre a casa mia di cose da fare, purtroppo, ne ho anche troppe. E dovendo scegliere tra l'essere iper indaffarata e il non avere nulla da fare, scelgo la prima ipotesi. Tanto, quello che avrei risparmiato in carburante lo avrei speso in hotel. E poi nel proprio letto si dorme e si riposa molto meglio.
Ma venerdì scorso è subentrato un imprvisto che sembrava compromettere tutto: già dal giorno prima, mi sono buscata un mega raffreddore, di quelli che per 2 giorni ti cola continuamente la goccia dal naso. Ora potete immaginare come ci si sente e con quale mal di testa si sopravvive. Senza poi parlare del saporastro che si ha in bocca alla mattina, dopo una notte passata a respirare con la bocca: maledetto raffreddore... Se becco chi me lo ha appiccicato... Alla luce di questo malanno, considerando che una notte in discoteca non fa certo bene alla cura, avevo seriamente messo in discussione la mia presenza a Milano, anzi, oramai avevo abbandonato. Poco male: mi sarei riposata. Si... se solo non fosse stato per quella magnetica persona che è madame Sisi, persuasore senza pari, che con poche e convincenti parole al mio (presunto) personaggio (boh...) mi incitava ad andare. E sia ! Se lo dice madame Sisi... Dopotutto è lei la mia mamma Art-istica...
IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO
Col rincoglionimento del sabato pomeriggio, post notte Art 70, con l'aggravante del super raffreddore, ho iniziato concretamente a prendere sonno sabato alle 18, e tra qualche piccolo risveglio, ho dormito 11 ore, fino alle 5 di domenica mattina, quando definitivamente sveglia, ero un fiorellino. Il raffreddore era molto diminuito e il mal di testa e il saporastro in bocca del primo mattino quasi non c'erano più. Ecco perchè i dottori dicono che se stai poco bene, stai a letto e dormi. Respiravo persino abbastanza bene da entrambe le narici. Ottimo risveglio. Stavo bene e se il buon giorno si vede dal mattino, certamente doveva essere una bella giornata. E difatti... pioveva ! Cielo grigio. Proprio come piace a me: la pioggia mi rilassava e mi rilassa e soprattutto mette in giro pochi domenicali, i maledetti automobilastri della domenica, altresì detti weekendari o picnichisti. Quando invece c'è il sole... brummm... tutti gli Italioti incolonnati per il mare, i maledetti! Ma ieri mattina, no. Tiè, maledetti weekendari, prendetevi questa perturbazione... E infatti, acceso sui TG del mattino le previsioni erano ottime: pioggia su tutta l'Italia del nord !!! Splendido! Stupendo!
Dopo una breve colazione, ho preparato le valige, sbrigato qualche lavoro di casa, un po' qua, un po' la, e alle 9 sono partita. Dovevo essere all'appuntamento agli studi televisivi a Brugherio, periferia milanese nord ovest alle 13, ed ero in anticipo. Meglio, così avrei viaggiato con calma, consumato poco gasolio, ma soprattutto non avrei rischiato di cadere nelle trappole dei fotografi stradali, gente che per una foto ti chiedono centinaia di euro e anche dei punti. L'A1 per MI era più vuota che piena, e il viaggio è passato bene, solo una piccola sosta a PR per un breve panino e caffè. Tra l'altro mi ero portata dietro frutta da mangiare dato che da quando mi sono messa a dieta, ho perso quasi 10 kg, e quindi continuare questo trend non faceva certo male. Poi, andare in TV con la pancia ? Uh, che vergogna !
Ma procediamo con la cronaca diretta: mi chiama la Madama e mi dice che il pullman con il gruppo dal Garda sta partendo in quel momento dal parcheggio Art. Cavoli, io sono quasi a Reggio Emilia. Arriverò certamente prima di loro. Bene, vorrà dire che farò le cose con calma: che bello, non mi sembra vero. Ed infatti arrivo agli studi televisivi 20 minuti in anticipo sull'orario stabilito. Quello che subito noto è una folla di 30-50 persone ferma, in fila, all'entrata. Boh, forse stanno andando ad assistere ad un altro programma che stanno registrando. Dopotutto io sapevo che noi dovevamo solo registrare una sigla finale . Che ce ne frega a noi della gente ? Vado al parcheggio, scarico le 2 valige e il mega trolley porta trucco, ci carico sopra una delle due valige, la più pesa e con l'altra in mano vado verso la folla, in fila, all'entrata a 150 metri dal parcheggio, come se fossi una turista all'aeroporto.
DISPERSA NEGLI STUDIOS
Bypasso la fila, la gente mi guarda incuriosita. Starà certamente pensando: "Ma dove va quel tizio con quelle 2 valigione e quel trolley ? Chissà che primatista mondiale è ?". Io non li considero e vado dal tipo con l'auricolare: "Buon giorno. Io devo registrare una sigla TV e sono già stato precedentemente accreditato. Dove devo andare?". Il tipo gentilissimo mi guarda un po' allibito e mi risponde che non ne sa nulla e deve chiedere. Mi sento un po' dispersa nelle mani di non si sa bene chi che non sa bene cosa. Boh... Dopo 5 minuti arriva un altro tipo, alto, pelato, formale al massimo. Se solo fosse più largo, potrebbe sembrare uno della sicurezza di qualche star tipo Madonna. Gli ripeto la frase già detta, ma anche lui non ne sa nulla. Mah... Mi chiede quale trasmissione è, e io gli dico quella del guinness dei primati. "Ah, ho capito, vada di là, ultimo portone a destra".Mi alzano la sbarra ed entro con le mie 2 valigione più il maxi trolley rotolante. La gente continua a guardarmi pensando forse che devo proprio essere un recordman se mi fanno passare... Forse devo fare gli allenamenti per il record del mondo...
Altri 100 metri nel parcheggio interno privato. Passo il primo portone a destra, ma è quello per il pubblico che, a gruppi di 10-15 persone, viene fatto entrare a scaglioni. Io proseguo verso il secondo portone a destra. Fortuna che non piove, se no... Cammino cammino e guardo, guardo. A destra questo enorme capannone anni 50 un po' brutto fuori, alla mia sinistra le auto parcheggiate degli addetti ai lavori. Mi sento sempre più persa e sola: non conosco nessuno e non so dove andare, ma proseguo. Arrivo poco prima dell'entrata, l'ultimo portone a destra, ma vedo a sinistra dopo le auto posteggiate, i camion della produzione TV. Enormi tir regia con altrettante enormi scritte Mediaset sul fianco. Mi sento sempre più soccombere dall'invisibile presenza dell'odiato biscione strisciante che aleggia, onnipresente ovunque dalle TV alla politica dal calcio alle banche. Alla faccia dei conflitti d'interesse! La tristezza e la solitudine, quel senso di smarrimento che sentivo, lasciano il posto alla nausea, davanti a quelle gigantesche scritte che mi schiacciano sempre più e che sembrano essere sempre più grandi, come a far capire chi è che comanda in Italia. che domande: in Italia comanda la televisione. Più ne hai e più comandi. Dopotutto ho mangiato pochissimo e non ho nulla da vomitare. Sopravvivo e passo oltre, verso destra. Vedo un altro tizio radio-munito. Gli ripeto la mia richiesta di info ma lui mi chiede cosa devo fare. "Sono del gruppo delle drag queen".
Appena dico drag queen spalanca gli occhi e scatta quasi sugli attenti: "Ah si, ok. Un attimo". Avvicina la bocca alla radio e chiama. Dopo 2 minuti arriva una tizia molto carina che si presenta: "Io sono Francesca e sono la persona che vi segue. Per qualsiasi bisogno chiedi di me". E' gentilissima e anche davvero molto carina. Si, è bellina da matti. Mi chiede di seguirla e mi porta dentro il capannone. E' il dietro le quinte dello studio allestito per la registrazione che intravedo da dietro, là in fondo dritto a me. Lì invece, nel dietro le quinte, ci sono attrezzi serviti forse per altri record: un bancone lungo almeno 20 metri con circa 50 o più piastre elettriche per cucinare, bici da ciclocross o bmx senza sellini per chissà quali mirabolanti ardite imprese, piattaforme trampolino per far saltare le auto degli stuntmen e altre 1000 diavolerie. Noi noi prendiamo a destra perché, mi dice, mi deve indicare dove sono i nostri camerini. Passiamo dall'entrata (del capannone) riservata al pubblico (Il primo portone) e, li dentro, gli spettatori, la claque, è di nuovo in fila per depositare cappotti, borse e telefonini al guardaroba, gratuito e obbligatorio. Mi fanno pena. Fanno tanto per andare in tv e poi fanno file ovunque. Che tristezza.
Infatti, in seguito, l'addetta al guardaroba, una biondina troppo carina, mi spiegherà poi che i cappotti e giacche sono obbligatoriamente lasciate all'ingresso per evitare al pubblico di tenerle in mano, cosa che in TV fa un po' schifo. Inoltre i telefonini disturbano le registrazioni per cui, nello studio, sono tassativamente off limits. Arriviamo alla nostra ala: due stanzoni per potersi preparare. Sebbene grandi, mi sembrano piccoli per 50 o 60 drag che si devono preparare. Io cerco di accaparrarmi un posto tavolo e soprattutto una sedia, dove poter appoggiare la mia roba. Non vi è ancora nessuno in giro, sebbene ci siano già 10-20 borsoni e parrucche appena pettinate da abilissime parrucchiere. La Francesca poi mi invita a seguirla in mensa a mangiare. A mangiare ? Azz... pure la pappa mi danno ? Andiamo a mangiare vah...
La seguo in un labirinto di dedali di dietro le quinte, angoli e scale e arrivamo alla pappatoia. Lei sempre molto sorridente mi lascia e mi dice che al termine posso rientrare da sola. Gli chiedo se devo avere un pass ma lei dice che non serve. Boh... Ma allora a cosa è servito fare l'accredito ? Vado in fila verso il self service. vassoio, bicchiere, acqua liscia, pane, posate, tovagliolo... Guardo i primi... Uh... Bleah... Cose poco appetenti e tanto formaggio: che schifo che mi fa il formaggio. Lungi ma me! Vade retro satana! Si, sono a Mediaset! Si vede che è proprio cibo... marcato biscione: per me lo hanno fatto apposta. Soprassiedo. Vado ai secondi: scaloppine ai...boh... un untame incredibile. Povero fegato... No zenchiu. Forse l'ultima cosa che rimane... può essere commestibile: sono spiedini di carne. La faccia non è bellissima ma... Siamo a Milano, mica in Romagna. In Romagna non ci sarà l'economia di Milano, non ci sarà la moda di Milano, non ci saranno gli studi televisivi di Milano, non ci sarà la borsa valori di Milano, ma cazzarola, lasciatemelo dire: come si mangia bene qua non si mangia altrove (nel nord Italia). Mi accontento di uno spiedino. tanto... non ho nemmeno fame. Mi sento ancora smarrita, come il primo giorno di militare. Lontano da casa, in un posto nuovo, senza conoscere nessuno: che strane sensazioni. Da quanto tempo non provavo questa sensazione? Il tipo della mensa, gentilmente mi chiede quale primo voglio, e alla mia risposta negativa, mi offre un secondo spiedino: "Beh, se non mangi il primo, anche se non si potrebbe, ti do 2 spiedini". Grazie, grazie mille. In quanto a gentilezza, qua, non si sa chi è meglio. La gentilezza è inversamente proporzionale alla golosità del cibo. I primi faranno anche un po' schifo, ma davvero la gentilezza tra gli operatori e ai massimi. Bravi ! Chiedo se si può avere una insalata cruda. I fagiolini precotti hanno una pessima carnagione e anche qeull'altra roba indecifrabile... Forse sono gli avanzi della diossina di Seveso 1976... (Eddai che scherzo, no?). Il tipo me la offre sempre gentilmente (l'insalata non la diossina). Ha il nylon sopra. E' sigillata dal domopak. Chissà da dove viene. Se non da Seveso, forse dall'Azerbaijan. Che sia sterilizzata ? Forse il domopak la protegge dall'inquinamento di Milano... (Ho dettoche sto scherzando, daiiiiii.....)
Vado al tavolo. C'è un emerito signor sconosciuto che mangia da solo. E brutto da morire. Sarà un facchino. Quelli che scaricano e caricano le casse con i cavi elettrici dentro. O forse pulisce i bagni. Gli chiedo se posso sedermi e lui, muto, annuisce. Cazzarola, deve proprio avere tanta fame se non ha nemmeno il tempo di dire un si. Forse l'e un barbün... Mi metto di fronte e mangio anche io. Senza guardarlo (siamo a tavola). Dopo un po' va via e rimango sola. Ora posso guardare... Il brutto non c'è più. Mi sento sempre più sola, sempre più come quel primo giorno di militare. Fortuna che dopo 3 minuti si siede una biondina. Carina. Ma è in compagnia di altre 3 persone. che sfiga... Sono meno brutti del tipo di prima, per cui immagino, nella mia mente stereotipata, che siano professionalmente dei mezzi livelli. Non saranno forse degli addetti al facchinaggio ma nemmeno i direttori di produzione o il regista. Vabbè. Io mi Mangio i 2 spiedini. E poi anche tutto il resto. E loro che siano chi siano. Poi, finita la pappa, mi alzo e rientro verso le mie valige.
ARRIVA LA COMBRICCOLA
Rifaccio a ritroso il percorso, quando dopo avere girato un corridoio, mi trovo davanti a me un tizio sui trampoli. Lo guardo e istantaneamente penso che sia un giocoliere e chissà per quale record mondiale si stia presentando. Ma immediatamente mi accorgo che non ha trampoli ma gambe. E che le sue braccia sono lunghe come le mie gambe. Mi passa vicino e le sue spalle sono più alte di me che sono 1.92: è l'uomo più alto del mondo, 2,36 metri, ed ha in braccio un bambolotto... che si muove ! Noo... è l'uomo più basso del mondo: 73 cm o giù di li, per 7 chili circa. Sembra un poppante. Li potete vedere qua assieme nella precedente edizione dello show dei guinness. http://www.youtube.com/watch?v=b_kPl7qqrlk
Passano e io rimango stupita. Continuo a camminare ricordando al limite della memoria il tragitto di ritorno, finché incontro il tipo della sicurezza che avevo incontrato fuori, il secondo a cui avevo chiesto le mie prime informazioni. Quello che se fosse stato più largo poteva essere un body guard. Mi riconosce dal cappellino Art Club Lola Fox che indosso dalla mattina. L'ho portato proprio perché si sappia chi sono. Ce l'ho scritto sul cappellino. E poi la Madama sarà contenta se faccio pure un po' di pubblicità all'Art. Il quasi body guard mi chiede se ho trovato tutto e se tutto è ok. Oh, anche questo è super gentile. Che roba... Si, si, lo ringrazio. Mi fa strada e mi indica un altra ala in cui vi sono i camerini degli altri intervenuti alla trasmissione e che devono eseguire i loro record. Sulla porta ci sono i nomi: tutta gente straniera: cinesi, americani... In fondo c'è un salottino con un piccolo rinfresco, divani e una TV per seguire l'avanzare delle registrazioni. E' fatta come sala di attesa per gli ospiti. Nel frattempo arrivano altre drag, da varie zone dell'Italia. Sono con alcune siciliane e una sarda. Si parla del più e del meno: sono arrivate in aereo e la palermitana ha una ruota di piume di struzzo pazzesca, altro che guinness dei primati, è quella una ruota da guinness.
Io non conosco nessuno e ci si presenta. proprio nel nel mentre sento delle urla bresciane familiari: "Lola Fos... và nel fos, brüta pantegana": è la Svanity che fa la mia imitazione quando io imito Mario dell'Art. Sono arrivate le draghe Art-istiche. C'è la Pumpa che mi saluta: "Ciao Lola", l'Anna Fossa: "Ciao Lola", L'Elga Emmenthal: "Ciao Lola" che se non saluta toccandomi il pacco non è contenta, quella monella maledetta, poi la Rai: "Ciao Lola", la Roxy: "Ciao Lola"... e tutte le altre: "Ciao Lola". E poi chi vedo ? Mannò... la Lara Damiani: "Ciao Lola" con la Sally: "Ciao Lola" e la Grace che subito esordisce: "Oh yes, I wonderful" che non vuol dire una mazza (Vabbè... io sono meravigliosa ma ci manca il verbo to be) ma detto da lei, alla sua maniera mi fa spataccare dalle risate e poi: "Ciao Lola".
Cazzarola, le draghe della Sicilia e della Sardegna, ma anche quelle di Napoli mi guardano con faccia stupita: ma chi è 'sta Lola che tutte la salutano ? Vabbè, non sanno che sono tutte quelle della carovana Art... Verrà poi fuori dopo, quando spiegherò loro cosa faccio e come mi diverto i venerdì sera a fare casino all'Art. Ma per il momento mi godo le loro facce stranite. Si parla e si fa salotto. Ci spiegano che tra mezzora ci saranno le prove e che poi dobbiamo compilare i moduli legali: liberatoria per la trasmissione e dichiarazione dati con firma per il GWR il Guinness World record, cioè il comitato Guinness dei Primati con sede a Londra. Ancora chiacchiere. Ritrovo la Maya Luna, Carlo bruni, e la Violet, che era da grosseto 2002 che non ci vedavamo e lei si ricordava ancora di me. Pazzesco... ritrovarsi dopo 7 anni...
LE PROVE E IL TRUCCO
Ore 14: si sparge la voce che ci sono le prove: vai ! Aduniamoci e poi in fila si entra nello studio. La gente, il pubblico, è già da tempo in postazione dato che hanno già registrato l'intervento di Sofia Loren. Entriamo tutte in borghese e ci spiegano i riferimenti, come disporci, entrata, balletto, e poi i passi del cha cha cha. Si prova. Io lo so a menadito ma m'incasino. C'è un passo di ritorno, l'ultimo che non mi entra in testa. Si prova tutte assieme ma io ogni tanto perdo il tempo. Sono tra la Violet di GR e l'Anna Fossa dell'Art. La cosa che mi fa più rabbia è che lei, l'Anna, non sbaglia un passo. Ed è pure brava. Cavoli che roba. E si muove pure con le spalle. Io sembro un iceberg. Speriamo che non annullino il record proprio perchè Lola Fox non sa ballare il cha cha cha. Si va avanti così per 20 minuti, e poi libere. Si rientra nel mega stanzone camerino per il trucco.
Tiro fuori tutto il mio ambaradan: musica, specchio, ventole, ecc... Qualche draga mi guarda pensando: ma cosa si è portato dietro questa ? Io faccio finta di non vedere. Poi all'ultimo momento si inserisce alla mia destra la Sally. Non è la prima volta che siamo a tavola gomito a gomito. Mi ricordo di un raduno, un lontano Torino autunno 2004 in cui alla cena di gala ci siamo fatte fuori tonnellate di grissini artigianali, Yummm... Solo che all'epoca lei sedeva alla mia sinistra, oggi è alla mia destra, e non per mangiare ma per truccarsi. Alla mia sinistra c'è la Rai. Abbiamo 400 cm quadrati di spazio a testa. Siamo fittissime e strettissime. Li con noi oltre alla Sally c'è anche la sua fidanza, la Lara Damiani, della Maison Damiani, anche lei al trucco. Tra una cagata e l'altra ci si prepara e si ride. E ci si trucca. Un bell'ambiente, allegro e multicolor. Ogni tanto si fa pausa fino a che arriva la voce che alle 18:15 bisogna essere pronte per la foto di gruppo e per la coreografia per l'intervista alla Divina. Perfetto: come al solito io arrivo ultima a foto già iniziate.
FINALMENTE
Si registra pure una breve intervista alla Divina, nostra portabandiera, e poi la lunga attesa. Si dice che si registri il nostro record verso le 20:30 - 21:00. Auguri. Si chiacchiera, ma tra una conversazione e l'altra vado in giro dietro le quinte ad osservare e scuriosare cosa si cela alle telecamere. Il mega capannone ha 3 ali, e solo in mezza di una di esse c'è lo studio. Nel rimanente c'è l'entrata per il pubblico e il guardaroba, i camerini, e i depositi per le attrezzature per gli altri record, mezzi tecnici, muletti, cassoni per il trasporto delle apparecchiature, cavi di corrente dappertutto. Le mie nozioni elettrotecniche non possono non farmi notare le centraline di alimentazione primaria per l'impianto luci e mezzi tecnici. Ci sono 3 pilette mobili (una specie di centrali di derivazione, "armadietti" alti circa 1 metro) da cui entra un cavo 380 V e ne escono 24 da 63 Ampere. Pensate alla vostra spina tripla di casa. Ecco, li invece da una entrata si hanno 24 uscite per 3 pilette, cioè 72 cavi che alimentano lo studio. Il maggiore dei fasci cavi avrà un diametro di 50-60 cm e corre per mezzo capannone. Poi unaltro di là...Fa impressione vedere certe potenze al lavoro.
M'intrufolo a vedere da dietro le quinte la registrazione, ma dopo un po' quello della sicurezza, il mancato body guard, mi dice che mi dovrei spostare perché se scappa una inquadratura di una camera per sbaglio, io vengo inquadrata anzitempo. E talmente gentile che mi scuso sorridendo e me vado in fretta. Torno in saletta e subito vedo una gnocca bestiale! E non è la prima della giornata. Non gli posso togliere gli occhi di fronte. Età presunta 20-25, magrissima, maglietta attillata argentata, tette mezze in vista, pantacollant e stivalazzi stile Lola Fox. Urka che robina... Faccio finta di guardare la TV ma la sbircio. Poi ritorno verso i nostri camerini per spargere la notizia. Ma a chi ? Tutte le drag presenti sono gay e, delle belle tipe, non gliene può fregare di meno. Azz... Essere in 60 uomini e non poter condividere con nessuno la vista di una bella donna... Che tristezza... Mannò... La Sally non è gay. "Sally, Sally, vieni a vedere che gnocca c'è". "Orco can vegno subito, ah...". La Sally sa che quando parla in dialetto di Rovigo mi fa spataccare. Andiamo di la e sbirciamo. E commentiamo. A lei non piace poi più di tanto e mi fa notare che non è poi così giovanissima. Imparerò più tardi che si tratta di una record-woman: la donna con il più alto numero di interventi chirurgici per rimanere giovane: 30 o 40 o giù di li. E imparo che è anche over 50 in fatto di anni. Azz....
Vabbè, il tempo passa e arriva la fatidica ora. Ci chiamano e ci fanno mettere in fila dietro le quinte, a fianco delle bici e delle 50 piastre elettriche da cucina, pronte ad entrare nello studio. L'atmosfera si fa calda. Si sente Barbara D'Urso che chiama Platinette. Una breve intervista in diretta a proposito del record che si sta per battere e poi a gran voce si sente lei che ci invita ad entrare, su una musica incalzante. E si va...!!! Una dietro all'altra, in fila, camminando e ballando entriamo nello studio. Siamo una fila lunghissima, forse 30 o 40 metri. Io sono quasi al centro della fila, per le telecamere e per chi sta davanti alla TV, 3-4 persone a sinistra rispetto al centro fila dove troneggia la Divina. Ci presentano e la gente è in piedi che batte le mani. Qualche istante e poi parte il cha cha cha. Due minuti per ballare. La Steady cam passa e ripassa la fila. In uno di questi passaggi, io indico anche col dito. Chissà se mi si vedrà o taglieranno ? Si balla ma ogni tanto perdo il passo. Lo recupero sperando di non far ridere troppo un qualcuno che mi sta osservano. Alla mia sinistra Anna Fossa che non perde un passo manco a calciarla. E' dannatamente perfetta e io faccio cagare. Si continua con la musica a mille. E la gente che balla con noi, sugli spalti.
Finalmente scadono i 2 minuti e ci fermiamo: un caldo infernale. Applausi da parte di tutti e saluti finali. Il record è fatto. L'ispettore italiano ci conta col conta persone per ufficializzare il tutto al WGR il World guinness record, il comitato che organizza e gestisce i Guinness dei Primati. Siamo cotte. La gente inizia ad invadere la sala per lasciare la trasmissione: eravamo il record finale, quello che va sui saluti della trasmissione. Vedremo cosa trasmetteranno su canale 5 il 7 maggio prossimo. Io sono stanca, come tutte. Si rientra verso i camerini per cambiarsi e la gente inizia ad andarsene: sono le 21.30. Era dalle 12.30 che ero li e dalle 5 di mattina che ero in piedi. Una giornata di attesa, per 5 minuti di registrazione.
Ci si cambia e ci si saluta. Le drag vanno via, ognuna per le proprie destinazioni, chi in albergo li a Milano, chi a casa come me, chi col pullman Art, chi al Fluid a Bergamo assieme alla Divina a continuare la festa e dove già ci dovrebbe essere la Lella. Come al solito sono tra le ultime anche a finire di cambiarmi e ad andare via. Dato che pioviggina, entro nel parcheggio privato con l'auto per caricare le mie valigione e il super trolley e poi, impostato il navsat per uscire da quel labirinto di strade, via... verso la mia Romagna, verso casa. Il navsat dice che sarò a casa dopo le 0:45. Auguri, visto che il giorno dopo, mi sarei alzata alle 6.
Ore 22 tangenziale est, non c'è traffico. Strano: siamo a Milano. Poi autostrada A1 fino a BO, indi A14 fino a casa. A Piacenza sento la Lella per telefono. E' al Fluid in attesa del pullman delle reduci. A Modena non resisto e mi fermo a Secchia Ovest a farmi un Capri: azz... 3.70 € che ladri. Costava 3.10 €. Forse hanno sostituito il prosciutto cotto con l'oro. E' l'area di servizio più grande d'Italia e siamo in 2: non c'è un cane, è mezzanotte e piove a dirotto. Un caffè e riparto per casa. Nel tragitto la mia mente ripercorre ogni singolo istante di una incredibile e fantastica giornata. ogni momento è catalizzato e memorizzato pronto per essere scritto in queste mie pagine sul sito. Guido, ascolto musica e rido sotto i baffi: mai nella mia vita avrei pensato, a 45 anni, che il mio nome sarebbe andato scritto nel WGR di Londra a far parte del Guinness dei Primati.: speriamo che duri parecchio e che a nessuno venga in mente di batterlo, se no mi tocca rifare un altra giornata del genere. Ma soprattutto voi, care lettrici e lettori, vi dovrete sobbarcare una seconda cronaca come questa, proprio ora che è già finita.
Quindi, nel dubbio, non tentate di battere questo record. Non si sa mai che lo battiate...
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