LOLASOFT INC. © 1976
UNIT : FOX
ELECTRONICS 508-V01
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I MISTERI DI VILLA FOX
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READING…
I MISTERI DI VILLA FOX
Un parco, una villa,
un uomo, una donna, una normale conversazione. Poi... il silenzio, lui si gira
e lei...
Quali misteri si
celano a Villa Fox? - di Lola Fox
AVVERTENZA: Questo
racconto è una sorta di sequel di "Un
colpo alla romagnola" contenendo citazioni a tale racconto. Si
consiglia dunque prima la lettura di
quest'altro racconto.
CAPITOLO I - VILLA FOX
La mattinata era di corsa e i dialoghi di coppia, si
sa, quando si ha un appuntamento, sono ahimè sempre gli stessi in tutte le
case::
- Dai sbrigati, sei sempre in ritardo.
- Si, ma non rincominciare... mettiti calmo che non
sto guardando la TV.
- Eh... però potevi alzarti un po' prima. 20 minuti
per farti la doccia. 1 ora per vestirsi e truccarti. Ma perché a tutte le donne
serve un ora ogni volta per mettersi un vestito e un po' di colore in faccia ?
Io ci metto 10 minuti...
- Si ma non ti devi truccare...!!!... Caro...!!!...
- Eh, però mi sono fatto la barba... In 5 minuti,
mica 3/4 d'ora!
- Eh... la barba sei tu... è più il tempo che mi fai
perdere con queste inutili discussioni, che non tutto il resto. Prepara la
colazione se sei tanto in anticipo anziché rompere.
- Già fatta, cara... Già pronta, cara. La devi solo
bere... Cara...
- Gnnn... Non mi sono mai piaciuti quelli che mi
leggono nel pensiero.
- Fattene una ragione: se mi hai voluto sposare ci
sarà stato
un motivo no ?
- A parte il fatto che sei stato tu quello che mi ha
voluto sposare... Caro!!!
- Eh vabbè... è passato tanto di quel tempo... Mi sa
che Sara e Paolo stanno facendo una cazzata.
- Ma basta con questi banalissimi discorsi da uomo.
Io, lui non lo conosco, ma tu mi dici sempre che si vogliono bene... quindi, se si
vogliono bene fanno bene a sposarsi.
- Lui è un fesso. Gliel'ho detto mille volte che sta
facendo una cazzata.
- Ma perché dici così: io lei la vedo ogni tanto dove lavoriamo: ha l'ufficio sopra il nostro. Mi sembra una brava persona.
Lui non so.
- Si, si, li conosco bene, tranquilla. Soprattutto lui. Al
limite è lei che non mi convince.
- Sei sempre il solito... Portami la colazione caro...
Calda possibilmente... Caro...
- Se vuoi te la bevo pure...
- Gnnn... E dai non fare lo scemo.
- Eccola qua... Si, ma... Lela, sbrigati... sono le
9 e siamo ancora qua. Poi devo guidare come un pazzo... ma ti dico subito che
guidi tu, così se ti giochi la patente sono cavoli tuoi.
- Eh no, caro signor Mauro... la macchina è tua e guidi tu.
- Eh... vorrà dire che arriveremo dopo la messa. Io
non corro per le strade solo perché stai a cazzeggiare col rossetto davanti
allo specchio.
- Eh no... io voglio vedere la Sara mentre va
all'altare. Ho saputo che ha un vestito fantastico: se l'è fatto fare su misura
e mi ha detto Monica che è costato quasi 10.000 €.
- 10.000 €...???... sono tutti pazzi ! Io con 10.000 € ci
compero un auto... per te s'intende.
- Si, si, fai pur lo spiritoso. Tanto guidi tu.
- Si, si, fai pure la tira tardi, tanto arriviamo
tardi.
- Non ci provare...
- Non è colpa mia se sei in ritardo.
- Ecco, sono pronta... dai... smetti di parlare...
non rompere... sta un po' zitto, su... andiamo...
- Gli è venuta fretta tutta in un una volta...
- Eh andiamooo... cretino...
Slam !!!!
- Prendi l'autostrada eh...
- Sii, lo so...
- Quando esci a Bologna Borgo Panigale, c'è la
tangenziale da fare per intero.
- Si, sii.. lo so, lo soo...
- Finita l'autostrada c'è la complanare sud che
continua fino a Ozzano.
- Siiii... lo soooooo....
- Sai che vanno in viaggio di nozze alle Bahamas ?
- Siii... lo soooo....
- Partono martedì...
- Siiiiii.... lo soooooooo..........
- E non mi dire sempre "sii, lo sooo"
- E allora dimmi delle cose nuove che non so!
- Mauro, stamattina sei una palla pazzesca... hai le
mestruazioni ?
- Ah, io sarei una palla... ahahah... io le
mestruazioni... ahahahah...
- Smettila di ridere e dimmi quand'è che anche noi
andremo alle Bahamas ?
- Eh... presto, presto...
- Si... si... dai, non fare lo scemo... Quando'è che
ci andiamo?
- T'ho già detto: presto!
- Ma scherzi o sei serio?
- Sono serio... Ci stavo pensando da un po'... una
bella vacanzina...
- Davvero ?
- Ma siiii...
- Uhaooo... alle Bahamas.... non ci posso
credere.... e quando ? Quando ?
- Ma non lo so... comunque... promesso che ci
andiamo... Pensiamo a risparmiare piuttosto: costa un sacco di soldi.
- Oh... Ma bravo il mio Mauretto. Tu risparmia che
io ti porto alle Bahamas.
- Si,si... brava... E non chiamarmi Mauretto. Te l'ho detto 1
milione di volte.
- Si Mauretto. D'accordo Mauretto.
- Se no alle Bahamas ci vai con la Silvia.
- Ah, fantastico Mauretto ! Ti amo Mauretto. Domani
chiamo Silvia.
- Bene, e io vado in Tailandia con Geppo.
- E io chiedo il divorzio e rimango alle Bahamas...
- Ma va... dai... guarda l'indirizzo della chiesa
piuttosto... renditi utile...
- Non c'è la via. Dice solo Chiesa di Sesto Imolese
- Ah... avrà si è no 300 abitanti. La troveremo. Il
navigatore dice che arriviamo alle 10:25
- Ma la messa non c'è alle 11:30 ?
- Si, siamo in anticipo.
- Ah.. mi hai rotto le palle tutta la mattina
mettendomi fretta e poi siamo in anticipo di oltre un'ora...
- Ma... hai visto anche tu: strade vuote. Io ho
viaggiato a 140 per te... Quindi, va bene così no?
- Allora anziché impostare sul navigatore la strada
più veloce, imposta quella più breve che vuoi mai che passiamo in qualche
stradina dove posso fare la pipì.
- Ma non l'hai fatta a casa?
- Si certo.
- Ma perché le donne devono fare la pipì ogni ora,
quando io la faccio 4 volte al giorno e 1 alla notte?
- Ma perché gli uomini devono rompere le palle alle
donne che gli scappa la pipì?
- Sta mo buona... va bene giù di qua? Direi che a
giudicare dalla strada non passa nessuno da giorni
- Si, si.. fermati lì da quegli alberi.
- Ok.
- Accosta di traverso così l'auto mi compre. Tienimi
aperto lo sportello che mi compre anche davanti.
- Ma chi vuoi che ti veda ? Non c'è nessuno nel
raggio di 3 km... guarda qua... la strada meno trafficata d'Italia. Strada...
direi piuttosto un viottolo asfaltato, una quasi pista ciclabile...
- Guarda che se parli mi deconcentri e non riesco a
fare la pipì.
- E allora farò psss... psss...
- Ecco bravo, fammi psss... psss....
- Oh... Lela... guarda qua !
- Eh, un attimo che mi tiro su gli slip
- Gli slip? Perchè ? Hai 2 mutande?
- Ma cosa dici ?
- Gli slip... sono 2 ? Ne parli al plurale...
- Deficiente !
- Guarda qua... guarda che parco !
Attraverso i pochi alberi che delimitavano il
viottolo, si poteva scorgere un meraviglioso parco. Sullo sfondo una villa
settecentesca e un piccolo poggio, una collinetta alta 20 o 30 metri sempre
facente parte del parco, ricoperta di alberi e scalinate.
- Lela, qua sul Google Map dice che è Villa Fox.
- Villa Fox ?
- Boh... dice così. Andiamo a vedere: sono le 10:10,
abbiamo 20 minuti di strada, ci stiamo alla stragrande. Magari facciamo 2 o 3
foto.
- Guarda che se mi fai perdere l'entrata in chiesa di Sara poi facciamo i conti eh...
- Qua su Google dice che è un antica villa della
famiglia Fox, costruita durante l'occupazione francese del 700. Poi è diventata
demaniale, e con la faccenda dei beni ambientali l'hanno trasformata in parco
pubblico. Però attualmente è chiuso per lavori di ristrutturazione. Che sfiga.
- Non ne avevo mai sentito parlare. Ma forse è vietato entrare.
- Ma no.... attraverso gli alberi si passa
benissimo. E poi se sarebbe stato rigorosamente vietato entrare avrebbero messo
un recinto con tanto di cartelli.
- Mauro, non è che andiamo a fare qualcosa di storto
? C'è un guardiano! Là...
- C'è un guardiano ? E come lo sai ?
- L'ho visto... un attimo fa, in lontananza, e
anche prima mentre facevo la
pipì, un uomo che stava attraversando il parco. Per fortuna non mi ha visto fare
la pipì.
- Ma forse era un qualcuno come noi che era li, come
noi, a fare un giro abusivo.
- Ma... camminava velocemente. Era il guardiano
della villa. Nonaveva il vestito elegante, era un vestito... da tutti i giorni.
- Mah... chissà cosa hai visto... Andiamo verso la
collinetta, saliamo la scalinata fino in cima alla balconata, facciamo 2 o 3
foto e poi ritorniamo.
- Ok, ma se incontriamo il guardiano ?
- Ma quale guardiano... Non c'è nessuno! Oggi è
domenica e i muratori, i giardinieri e gli altri operai sono a casa. E anche se ci fosse il guardiano che ci
beccasse dentro, gli diciamo che stavamo facendo solo delle foto e che non
sapevamo che fosse vietato entrare dato che non ci sono ne recinzioni, ne
cartelli. Anzi, gli alberi che circondano il parco non sono nemmeno fitti per
cui si può passare tranquillamente.
- Mah, a me questo posto piace poco.
- Dai dai, vieni.... La scalinata è là
- Aspettami, tu corri...
- Fuma di meno... guarda quanto poco fiato che
hai... ecco... da qua, guarda che panoramica del parco... facciamo le foto da
qua, ok ?
- ...
- Ok...?
- ...
- Lela, parlo con te.. Lela...
Mauro si girò e... nessuno ! Solo silenzio.
- Lela!... Lela dai non fare la cretina... poi
arriviamo tardi al matrimonio !
Un silenzio infernale.
- Lelaa! E basta su.... dai... Lelaa... Lelaa...
Mauro iniziava a perdere la calma.
- Lelaa... non è il momento di scherzare... Lelaaa...
Guarda, cerca... Niente! Gira attorno alla
collinetta ma Lela era sparita nel nulla! La
tremarella ti prende quando ti accorgi di essere nei guai e Mauro ne aveva tutta
la convinzione. Ridiscese la scala continuando ad urlare:
- Lelaaa... Lelaaa...
Niente. Nessuno. Silenzio totale!
CAPITOLO II -
LA DISPERAZIONE
Lela scomparsa senza
lasciare nessuna traccia.
Ma proprio quando i
Carabinieri sembrano brancolare nel buio e non solo quello della notte, ecco che
Mauro si ricorda che...
Erano già 15-20 minuti che girava in lungo e in
largo per la scalinata urlando come un pazzo ma nessuno rispondeva. Nemmeno il
custode. Ammesso che ci fosse stato. Con il groppo in gola compose il 112:
- Pronto, Carabinieri!
- Senta... Lo so che... che è incredibile, ma... ma sono dentro
Villa Fox e... e mia moglie è... è sparita... qua... ora... non so che fare...
- Stia calmo signore. Mi spieghi meglio !
- Stavamo facendo un giro dentro il parco della
villa: a un dato momento mi sono girato e mia moglie non c'era più.
- E' sicuro che non si tratti di uno scherzo?
- Ma no... è già un po' che la cerco...
- Stia lì. Le mando una pattuglia.
- Ok, io vado verso l'ingresso del parco.
Dopo 15 minuti, da dentro la Villa attraverso le
sbarre del cancello, vide arrivare la Punto nera dei Carabinieri.
- Salve! Ma come ha fatto ad entrare? Il parco è
chiuso per lavori.
- Si, lo so, ma mia moglie stava facendo la pipì tra
gli alberi dietro la collinetta con la scalinata, e abbiamo visto questo parco
che non conoscevamo. Eravamo in anticipo per un matrimonio e allora, dato che
non c'era nessun recinto avevamo pensato di fare 4 foto.
- Va bene... senta, rifaccia il giro, prenda la sua
auto e ci segua in caserma per la denuncia.
- Ma quale denuncia: io non ho fatto nulla. Mica mi
vuole arrestare per essere entrato qua, vero ? E poi io da qua non mi muovo: mia
moglie è scomparsa qua e io questo posto non lo abbandono fino a che non la
ritrovo. Se qualcuno l'avesse presa non voglio che abbandoni la villa.
- Sta arrivando una seconda pattuglia. Loro
rimarranno qua di guardia. E poi la denuncia serve per la sparizione di sua
moglie.
- Ok, vi raggiungo con l'auto. Aspettate qua.
In auto, disperato, non poteva credere che fosse
arrivato là con sua moglie e fosse ripartito solo. Come poteva essere successo?
Se qualcuno l'aveva rapita, perché lo aveva fatto? Lei non è ricca. La sua vita
non ha ombre... Perchè allora? Dove poteva essere? Certamente nella villa o
nelle immediate adiacenze: il tempo era stato talmente breve che anche un
allontanamento attraverso il parco sarebbe stato notato. L'interrogatorio in
caserma fu alquanto monotono. Le solite domande:
- Avevate litigato ? La signora aveva motivi per un
allontanamento volontario?
- Ma quale allontanamento volontario... Secondo lei,
una decide di scappare proprio in un parco?
- Senta, lo sa che il 95% delle sparizioni di un
coniuge avvengono per motivi volontari? Capita che la vita familiare diventa
monotona e allora quando non si trova il coraggio di dirlo al proprio marito o
alla propria moglie si scappa. E c'è qualcuno che per non destare sospetti mette
in scena un finto rapimento. Ma noi sappiamo bene come vanno queste cose.
- Senta, guardi... Se io volessi scappare lo farei
una mattina dicendo che vado al lavoro come sempre. Non attendo una domenica in
un parco di una villa. E poi lei può pensare quel cavolo che vuole. Ma mia
moglie non si è certo allontanata volontariamente. Per cui organizzate al più
presto delle ricerche.
- Stia calmo. Lo sappiamo noi cosa dobbiamo fare.
Adesso stiliamo formale denuncia e poi le faremo sapere.
- Cosa? Mi farete sapere? Ma lei ha voglia di
scherzare! Ma perlustrate Villa Fox! Se è sparita lì, lì deve essere ancora: chi
l'ha presa avrà una sorta di base. Io non ho visto e sentito nessuna auto
allontanarsi. Non ho sentito nessun rumore di motori. Mia moglie deve essere li
nei paraggi. E se per caso non volete farlo, lo farò io ok ?
- Senta, non si vada a cacciare nei guai. Sa quanti
detective improvvisati ho visto in vita mia? Solo nei film e nei racconti
trovano la soluzione. E siccome questo non è ne un film ne tantomeno un racconto
in stile Lola Fox, si
finisce o per cacciarsi nei guai o per beccarsi denunce. Al peggio, prendersi un
proiettile da qualche malvivente.
- Denunce?
- Eh si caro signore. Fare indagini significa
conoscere a menadito cosa poter fare e cosa no. E quando non si conosce questo
limite, peraltro molto critico, lo si supera facilmente e si finisce comunque nei guai. A
volte anche con denunce. A volte direttamente al cimitero. Stia molto attento a
quello che fa. Io l'ho avvertita. Non faccia cazzate. Se sua moglie è stata
rapita, potrebbe avere a che fare con gente molto pericolosa.
- Ma scusi... Ma andare a fare ricerche, chiedere
alle persone informazioni, documentarsi... Tutto questo non credo significhi
violare qualche norma.
- Certo che no. Ma per esperienza professionale le
dico che sarà molto facile per lei sconfinare. Gliel'ho già detto: faccia molta
attenzione a quello che fa. E adesso la devo lasciare. Arrivederci!
- Eh... arrivederci... arrivederci un corno.
Arrivederci...
Mentre Mauro, ancora incredulo per l'accaduto, era
per strada senza sapere esattamente cosa fare, gli venne alla mente che non
aveva ancora avvisato nessuno al matrimonio, e se non proprio Paolo e Sara, almeno
qualche amico.
- Pronto Beppe ?
- Ma che voce hai ? Che è successo ? Dove siete ?
- Senti, è una storia incredibile. Poi ti spiegherò.
Noi non arriviamo. Io non arrivo.
- Ma... tutto bene ?
- Qualcuno ha rapito Lela. Lo so che è una roba
incredibile ma è così.
- Ma che dici ? Ma quale rapimento ?
- Non lo so. Ci siamo fermati in un parco a fare 2
foto perché eravamo in forte anticipo e lei è sparita in un istante.
- Ma è pazzesco... Senti, ora sono uscito dalla
chiesa. Tra 10 minuti finisce la messa. Ti richiamo.
- No, ti richiamo io. Voglio prima verificare alcune
cose. Non dire nulla con nessuno.
- Ma qualcuno si chiederà perché non ci siete.
- Allora digli che non mi sono sentito bene. Un po' di
febbre. Lo so che è una stronzata ma per adesso va bene così.
- Ok. Ciao. Rientro.
Mauro pensò di ripassare da Villa Fox. Voleva
rivedere di persona il luogo della scomparsa e magari, perché no, provare a
cercare qualche indizio. Ma quando arrivò alla villa...
- Salve.
- Salve. Lei è...???
- Mauro Alberti. Il marito della ragazza scomparsa.
Ho bisogno di parlarle.
- Guardi: la villa è circondata. Nessuno può entrare
o uscire. Il maresciallo arriverà tra un ora e noi non possiamo far entrare
nessuno.
- Ma io non sono nessuno. Io sono il marito della
scomparsa, cazzo... State lavorando praticamente per me.
- Un attimo che chiamo la caserma. Pronto
maresciallo ?
- Si Valerio, dimmi...
- C'è qua l'Alberti che chiede di entrare. E'
abbastanza agitato ma credo che sia per far qualche domanda. Qua è tutto sotto
controllo. Che faccio ?
- Ma si... Lui fallo entrare. Ma solo lui e nessun
altro. Mi raccomando: nessuno deve entrare o uscire dalla villa. Tra 2 ore
arriveranno le squadre da Bologna che perlustreranno il parco anche se
onestamente credo che non troveranno nulla.
- Ma non credo che l'Alberti possa aver simulato
tutto. E' troppo sconvolto.
- Certo che non ha simulato. E certo che è
sconvolto: la moglie lo ha appena piantato in asso.
- Lei maresciallo crede all'allontanamento
volontario quindi ?
- Valerio... Hai altre ipotesi valide ?
- No maresciallo.
- Ecco, appunto. Ci vediamo tra mezzora.
- La saluto. - Alberti !!!! Alberti... venga...
Entri.
- Grazie maresciallo.
- Non sono maresciallo, sono un appuntato.
- Va bene appuntato. Grazie comunque. Senta... Com'è
possibile che mia moglie sparisca in 3-4 secondi in uno spazio così aperto.
Senza nulla. Una scalinata. Un parco. Una villa...
- Non glielo so dire. Lei è sicuro che sua moglie
non avesse intenzioni di andarsene?
- Ma sta scherzando? Pensi che non più di una
settimana fa mi espresse la volontà di avere un figlio.
- E lei cosa gli disse ?
- Che adesso era prematuro ma che entro fine anno si
sarebbe potuto fare. Vede... a settembre mi devono dare la conferma del rinnovo
a tempo indeterminato del mio contratto di lavoro. E siccome al 90% sarò
confermato, una volta che avremo avuto una la stabilità lavorativa, avremmo
potuto pianificare l'arrivo di un figlio. Le dico questo per spiegarle come lei
non avesse nessun motivo per andarsene. Una donna che pianifica un figlio con un
uomo non pensa poi di scappare senza. Capisce ?
- Certo... Sua moglie aveva nemici? Qualcuno a cui
avrebbe potuto fare un torto? Una vecchia litigata con qualcuno apparentemente
insospettabile ma in grado poi di rivalersi? Vecchie amicizie oscure? Oppure ex
mariti o fidanzati... Insomma qualcuno che potesse averle riservato rancori...
- Niente di niente. Lela mi diceva sempre tutto.
Pensi che mi raccontava anche tante cazzate riguardanti le colleghe, robe
pallose da donne, del tipo una sua amica si è comperata una casa ma è troppo
grande per lei. Oppure la collega che fa gli straordinari quando c'è il collega
uomo che le piace mentre invece quando non c'è non li fa. Insomma, come le ho
detto mi ha sempre raccontato tanti dettagli inutili. Si figuri qualora ci fosse
stato qualche specie di incidente se non me lo avesse raccontato.
- Amicizie vecchie ? Il passato della signora... ha
delle ombre ?
- Macché... anche li mi ha sempre raccontato un
sacco di inutilità. Oramai conosco tutti i suoi ex compagni di scuola anche se
non li ho mai visti nemmeno una volta. La cosa più grave che gli è capitata fu
quando aveva 19 anni, mentre andava da una sua amica al mare, si fermò a fare
benzina a Forlì e solo dopo aver fatto il pieno si accorse che in borsa non
c'era il portafoglio perché lo aveva lasciato sul tavolo di casa.
- E come andò a finire ?
- Che fu proprio mia moglie a chiamare i
Carabinieri, a fare una dichiarazione spontanea impegnandosi a mandare un
pagamento il lunedì seguente. Questo fu il massimo che gli capitò.
- Immagino che non avesse giri strani... droghe...
gioco d'azzardo... cose losche...
- Ma scherza? Assolutamente zero totale.
- Mah... non so... ecco, c'è il maresciallo...
- Salve Alberti. Ciao Valerio. Allora tra mezzora
arrivano le squadre da Bologna che perlustreranno il parco, la villa e i
dintorni. Lei Alberti, dia retta a me, vada a casa. Le prometto che la chiamerò
io personalmente stasera.
- Un momento maresciallo... mi perdoni, ma... stavo
pensando alcune cose: prima parlavo col suo appuntato e... insomma... uno che
volesse far del male ad una donna agirebbe sotto casa, o nei paraggi del luogo
di lavoro: insomma in ambienti abitudinari. Questo giro nel parco è stata una
idea saltata fuori all'ultimo momento, quasi improvvisata. Se a mia moglie non
gli fosse scappata la pipì, noi non ci saremmo mai fermati qua e non saremmo
entrati. Quindi secondo me la sparizione è collegata a questo nostro fuori
programma. C'è un custode qua di domenica?
- Perchè?
- Perchè ricordo che durante la pipì, Lela disse di
avere visto un uomo nel parco. E credendolo un custode, non voleva entrare a
fare le foto.
- Forse era un altro abusivo?
- Mah... diceva che camminava spedito, più tipico di
uno che sta lavorando, piuttosto che un turista al passeggio.
- Questa cosa è interessante. La metterò a verbale e
partiremo da questo presunto custode. Ammesso che esista. E adesso Alberti,
vada... La richiamerò io personalmente.
- Si maresciallo. Oggi sono davvero distrutto.
Attendo una sua chiamata. Salute a tutti.
Trrttt, trrttt... trrttt, trrttt...
- Pronto ?
- Alberti salve.
- Oh maresciallo... scusi... mi ero addormentato...
ma che ore sono ?
- Le 18. Dunque: dalle perlustrazioni non è emerso
nulla. Nel parco tutto è sembrato normale. Idem per la scalinata sulla
collinetta.
- La casa ?
- Anche la casa non ha rivelato nulla di
particolare. Tutto normale. Nessuna traccia di nessun tipo.
- Il cellulare ? Lei aveva con se il cellulare: se
esso trasmette alla cella, può dare dei segnali sull'ubicazione dell'utente.
- Abbiamo già inoltrato la richiesta dei tabulati
delle celle alla Vodafone a Milano. I dati arriveranno tra 2 giorni.
- Boh... 2 giorni sono tanti... queste cose vanno
analizzate subito.
- Alberti, non dipende da noi. Devono decrittare le
registrazioni digitali dei dati delle celle. Servono 2 giorni. Mi raccomando,
non prenda iniziative personali, perché potrebbero intralciare le indagini ma
soprattutto cacciarsi nei guai. E
comunque i Ris hanno già messo a verbale il tutto: al momento non ci sono indizi
particolari. Vedremo quando arrivano i dati telefonici. Questo è tutto.
- Eh... Ma come può una donna sparire in
quattro e quattr'otto ?
- Sinceramente Alberti, e mi perdoni la franchezza,
io credo nell'allontanamento volontario. Noi faremo ulteriori indagini, ma lei
capisce che se non emerge nulla, niente di niente, come posso io sostenere
ancora ulteriori indagini? Servono indizi. Prove. Fatti che possono
giustificare il lavoro. Se no dovremo chiudere l'incidente. Abbiamo 3 squadre
impegnate nelle indagini del furto al CAVUI. Ho dovuto litigare per avere gli
uomini a disposizione per lei. Mi hanno dato 3 giorni, dopo i quali devo fermare
le indagini se non emergerà nulla. Servono uomini per il colpo al CAVUI.
- CAVUI? Ma cos'è ?
- Ma come? Non ha sentito della furto al caveau dei
Vigili Urbani? Alberti, ma dove vive? Tutti ne parlano!
- Mah... Io seppi di quello fatto a suo tempo ai
Vigili Urbani della Romagna, da parte di quella banda di 4 dilettanti di cui poi
si persero le tracce alle Cayman.
- Noo... non quello... Quello è roba di 2 anni fa.
Io parlo di quello di stanotte: la CAssa Vigili Urbani d'Italia, appunto il
CA.V.U.I., è stata svaligiata e abbiamo molti uomini impegnati nelle ricerche. Ecco
perché non posso trattenere i miei a lungo per il suo caso.
- Ho capito. Ho capito. Va bene... ok... Prima i
Vigili Urbani... certo... simpatici come sono...
- Lasci perdere l'ironia... pure a me piacciono
poco... io non ho mai multato un automobilista che fa il Vigile Urbano. Loro
invece mi hanno fatto una multa proprio l'altro ieri, sapendo chi sono... e qua
mi fermo. Non mi faccia dire altro. Sono un pubblico ufficiale. Questo è tutto.
La saluto. Tenga il cellulare acceso e stia a disposizione.
- E chi pensa di scappare? La saluto, scappo...
cioè, no, volevo dire: la saluto, vado...
Quella sera a casa, Mauro pensava sul da farsi. Si,
è vero che i Carabinieri gli avevano intimato di non prendere iniziative
personali, ma lui di starsene con le mani in mano non ne aveva proprio voglia.
Il fatto che Lela avesse con se il cellulare poteva essere un indizio importante
se si sarebbe potuto sfruttare questa situazione. Certamente se qualcuno
l'avesse rapita, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata quella di
spegnere il cellulare, tuttavia un tentativo si sarebbe potuto fare e non certo
martedì quando sarebbero arrivati i tabulati telefonici. Tutto d'un tratto Mauro
sobbalzò sulla sedia: il cellulare! Certo, il cellulare! Se è vero che servono 2
giorni per avere i dati dalla Vodafone, è anche vero che sia lui che Lela
avevano installato nel telefonino l'app per poter rintracciare il cellulare
tramite il navigatore satellitare integrato con un accesso da internet. Avevano
fatto un unico account per semplicità, con 2 numeri di cellulari. Chiunque
avrebbe potuto vedere l'ubicazione geografica l'altro. Era una norma che avevano
stabilito come reciproca trasparenza e fedeltà.
Andò subito al computer, si collegò a internet, fece
l'accesso autenticandosi con user name e password e attese trepidante. Ma il
risultato fu zero ! Cioè il cellulare, esattamente il navigatore satellitare
contenuto al suo interno, che ti da la posizione geografica, non dava nessun
dato in tempo reale. Zero: segno che il telefonino o è spento, o è rotto, o in una zona senza segnale satellitare. Allora andò a verificare il log, il
registro dati che riporta tutti gli eventi, quindi anche le posizioni delle
ultime ore precedenti, per vedere le tracce. Il registro dava come
ultima posizione proprio la zona della villa all'orario della sparizione. Poi i
dati ricevuti si interrompevano. Zero. Era al punto di partenza. Ovvio: chi
l'aveva rapita, aveva spento il cellulare: quindi nulla di fatto.
Ma subito ebbe un secondo sussulto: l'auricolare
bluetooth! Sii.... certamente gli avranno preso il cellulare per spegnerlo,
oltre che per non chiedere aiuti, ma forse lei potrebbe ancora avere con se
l'auricolare bluetooth, e se caso mai fosse acceso, esso dovrebbe ancora
trasmettere e ricevere. Forse i rapitori hanno si pensato al telefonino ma non
all'auricolare, dato che quasi tutti usano quello tradizionale a filo e non i
cordless bluetooth. Tra se e se Mauro fece il punto della
situazione:
"Dunque, calma... Lela aveva sempre con se
quell'auricolare. A volte, è vero, lo teneva nella borsetta, per cui potrebbe
essere presumibile che glielo abbiano preso assieme al cellulare. Ma è anche
vero, ricordo, che tante volte lo teneva nella tasca della giacca per estrarlo
più velocemente senza doverlo cercare tra tante cose. Questo dispositivo è
connesso al cellulare via radio, ma se il cellulare si spegne, lui diventa
"libero" per connettersi ad un altro dispositivo. Quindi può essere
rintracciabile. E se Lela fosse ancora nella villa e se io gli passassi nel
raggio di portata del segnale bluetooth, presumibilmente 30 m. potrei
identificarla. D'altra parte dove può essere? Dopo che è sparita io non ho
sentito rumori di auto nei paraggi. Poi sono arrivati i Carabinieri. E da lì non
se ne sono più andati. Quindi, a meno che non si siano fatti fregare, Lela
dovrebbe essere presumibilmente ancora là. Almeno... in teoria. E se io andassi
là col mio cellulare a cercare dispositivi bluetooth, chissà mai che trovi
qualcosa. Sono le 9 di sera e fuori fa un buio della Madonna."
CAPITOLO III -
IN CERCA DI LELA
Una persona
scomparsa. Un cellulare spento.
Ma forse un
dispositivo bluetooth può portare da Lela.
O forse è solo un
oggetto abbandonato nella fuga?
Mauro era fortemente tentato di andare in proprio
alla villa e provare col cellulare a cercare il segnale bluetooth
dell'auricolare. E bisognava fare molto presto, perché nel caso, il segnale sarebbe
sparito all'esaurirsi delle batterie. Contrariamente a quanto aveva
sancito il Maresciallo, decise di andare là, di notte, al buio, con tutti i rischi che
ne potrebbero conseguire come per esempio prendersi un colpo di pistola per
sbaglio da un Carabiniere convinto di avere a che fare con un delinquente.
"Boh... vedremo..." pensava tra se e se. Arrivato nei paraggi della villa, parcheggiò a
distanza e proseguì a piedi nella notte buia. Ma quando s'avvicinò, s'accorse
che la villa era pattugliata a giorno dai Carabinieri che con potenti proiettori
la illuminavano. Preferì dichiarare le sue intenzioni piuttosto che rischiare
guai.
- Appuntato... sono io...
- Alberti ma che fa qua? Il Maresciallo le aveva
detto di andare a casa. Cosa vuole?
- Senta Appuntato: mia moglie potrebbe avere ancora
con se l'auricolare bluetooth che trasmette libero se gli hanno spento il
cellulare a cui era collegato. Quindi col un qualsiasi cellulare si potrebbe
perlustrare la zona e vedere se c'è un segnale.
- Oh, cavolo... Ha ragione! Ma devo sentire il
Maresciallo. Non posso prendermi queste responsabilità.
- Appuntato... e si faccia furbo. Lei non dirà
proprio un bel nulla. Verrà con me, in silenzio a fare un giro d'ispezione. Se
troveremo qualcosa il merito sarà suo: chissà che non si becchi una promozione.
- Eh si... è vero... Coi colleghi ci penso io. -
Ragazzi, vado a fare una piccola perlustrazione. Se c'è qualcosa chiamate. Io
sono qua nel parco. Ok?
- Ok Appuntato.
- Alberti venga. Facciamo silenzio. Se c'è qualcuno
nascosto nei paraggi non ci deve sentire. Ecco... iniziamo dalla scalinata
- Avvio la ricerca bluetooth col mio telefonino...
ecco qua...
- Trovato qualcosa?
- Nulla. Andiamo verso la scalinata.
I due raggiunsero la scalinata sempre con un occhio
al display del cellulare di Mauro, alla ricerca speranzosa di un segnale. Nulla.
Salirono la collinetta lungo le ampie scale. Zero. Nessun segnale. Arrivati in
cima discesero dalla parte opposta e facendo due volte il giro della base
ritornarono da dove erano partiti, il punto esatto dove era sparita Lela. Ma
niente segnali strani. Decisero di rientrare alla base, all'entrata principale
della villa, di fronte ai cancelli esterni, non facendo direttamente il percorso come
avevano fatto all'andata, ma facendo il giro del parco. Erano quasi arrivati nei
pressi dell'edificio quando a Mauro per poco non gli scoppiò il cuore:
- Il segnale! Appuntato, il segnale!
- Oh cavoli.... eccolo lì.
Sul display era comparsa la scritta "BT404" il
modello dell'auricolare di Lela. Era la prova che lei fosse nel raggio di 20-30
metri. Probabilmente nascosta dentro la villa o comunque negli immediati
paraggi.
- Alberti, calma! Sua moglie è qua. O quantomeno il
suo auricolare.
- Si ma io rivoglio mia moglie non l'auricolare.
- Alberti, ragioni: se i rapitori glielo avessero
individuato, glielo avrebbero preso e quantomeno spento. Se è ancora acceso vuol
dire che i rapitori non sanno nulla, quindi, ammesso che non lo abbia
inavvertitamente perso, sua moglie deve averlo ancora con se.
- E allora procediamo no ?
- Alberti stia calmo. Non dobbiamo improvvisare. Ora
io richiamo i colleghi fuori e faccio circondare l'edificio. Poi domani con le
apparecchiature elettroniche dei Ris faremo ulteriori controlli e, vedrà, sua
moglie se è qua, salterà fuori.
Mauro non stava più nella pelle. Avrebbe voluto
iniziare subito le ricerche dettagliate ma sapeva che non poteva farlo ne da
solo, ne tanto meno senza l'autorizzazione del Maresciallo. Decise di restare
alla villa tutta la notte coi Carabinieri di guardia. D'altra parte anche se
fosse andato a casa, chi sarebbe riuscito a dormire?
Alle 8 arrivò il Maresciallo che già sapeva tutto:
- E bravi... avete fatto passi avanti stanotte!
- Lei Maresciallo ha un Appuntato che andrebbe
quantomeno promosso. Che novità ha ora per le indagini con i nuovi sviluppi?
- Tra mezzora arrivano due colleghi da Parma...
- I Ris ?
- Si, e tra l'altro hanno con se ecografi e
strumenti a raggi X.
- Ma che roba è?
- Sono strumenti per vedere eventuali spazi vuoti
attraverso i muri. Vede: se sua moglie è qua, deve per forza essere nascosta da
qualche parte. E a meno che non sia morta e seppellita sottoterra, deve pur
trovarsi in una stanzetta o spazio vuoto, pur se nascosto. Con questi strumenti
noi faremo una sorta di radiografia che verrà mostrata sui monitor.
- Una specie di quelli che hanno nelle dogane
aeroportuali?
- Esatto. Naturalmente la hanno minor potenza perché
il raggio d'azione è di un metro o due. Noi arriviamo a 10 o 12. Ecco... ecco i
colleghi di Parma.
- Salve Maresciallo: sono il Malossi.
- Salve Malossi. Questo è Mauro Alberti, moglie
della vittima.
- Salve Malossi, spero che mi porti buone nuove...
- Se avete individuato l'auricolare bluetooth ci
sarà pure sua moglie. Sarà una questione di pochi minuti. Dov'è la zona
interessata dal campo di trasmissione dell'auricolare?
- Venga, seguitemi. Ecco qua, vede? Guardi qua il
telefonino: "BT404" l'auricolare di mia moglie.
- Ottimo. Vediamo questo nostro giochino cosa dice.
Accesero le strumentazioni e le collegarono al
computer portatile dei Ris. Puntarono la macchina verso la villa e passo passo
iniziarono a radiografarla. Si vedevano numerosi vani all'interno, ma questo era
ovvio. Loro però cercavano uno spazio particolare, magari piccolo, probabilmente
sottoterra. Fu proprio quando puntarono la macchina verso il terreno che videro
l'inaspettato.
- Maresciallo, guardi qua: è vuoto.
- Sembra un tunnel sotterraneo che collega la villa
con... provi a seguirlo.
- Procede verso il perimetro del parco. Andiamo di
la.
- Ma lì finisce il parco della villa. Cosa c'è
oltre, la fuori ?
- Venite... si vede bene l'uscita del cunicolo.
Sembra uno scarico fognario o un canale sotterraneo anche se privo di acqua.
- Maresciallo guardi, prosegue di nuovo sottoterra
verso Ozzano.
- Calma signori. Adesso faccio pattugliare questo
posto dai colleghi: nessuno deve passare di qua. Noi torniamo nella villa:
dovrebbe essere arrivato Giannetti, il custode, l'ho verificato io stesso a
scanso di equivoci, con le chiavi per una bella ispezione.
Giannetti, Mauro, il Maresciallo, Malossi dei Ris e
altri 3 agenti entrarono nella villa e macchine a raggi X in azione iniziarono
ad ispezionare ogni muro, ogni stanza, ogni zona soffitti e pavimenti inclusi.
Ma l'esito fu negativo: nessun anfratto segreto o nascosto: i raggi X parlavano
chiaro. Allora piuttosto che salire al primo piano decisero di proseguire di
sotto negli scantinati, alla ricerca del collegamento con il cunicolo sospetto.
Effettivamente giù in cantina, un'antica grossa botte da vino, alta quasi fino
al soffitto, pareva celare un apertura nel muro dietro ad essa. Fu Mauro a
trovare l'indizio determinante:
- Maresciallo, guardi: questa botte puzza come di
vernice fresca.
- Effettivamente è stato dato uno strato di colore o
copale di recente: si sente il caratteristico odore di smalto sintetico.
- Ma... maresciallo, qua c'è una fessura... sembra
una porta mimetizzata con le assi di legno che compongono la facciata della
botte.
- Si, qua c'è una porta! Sfondiamola!
Dentro la botte c'era l'apertura che attraverso il
muro conduceva al cunicolo.
- Mandate giù degli altri uomini. Lei Alberti stia
indietro. Ci potrebbe anche essere un conflitto a fuoco.
- No Maresciallo io voglio venire.
- Non se ne parla nemmeno. Gregori, lei pattugli
l'Alberti. Che non si muova da qua.
- Eh... Maresciallo, ma che mi vuol arrestare qua?
No, io torno su alla villa. Non sono un delinquente!
Un gruppo di 6-7 carabinieri entrò nel cunicolo e,
torce alla mano iniziò la perlustrazione. Dopo pochi metri sulla destra si
apriva una nicchia. Vi erano delle assi di legno accatastate a terra. Quando un
Carabiniere puntò la torcia elettrica vide due uomini che tenevano bloccata la
bocca di una donna, legata ad una sedia.
CAPITOLO IV -
GLI SVILUPPI INASPETTATI
Forse Lela è
stata ritrovata. O forse non è lei.
Ma in ogni
caso quali altri misteri si celano sotto Villa Fox ?
- Fermi. Non muovetevi. Mani in alto.
- Si, si, non sparate. Non abbiamo armi con
noi.
- Fermi lì. Ammanettateli e portateli via. E
liberate la signora.
- Ecco fatto maresciallo.
- Signora Alberti sta bene?
- Si, si, grazie. Sto bene. Non mi hanno
fatto del male. Sono loro i responsabili del colpo alla CAVUI
- Ma che dice signora?
- Si, l'ho sentito mentre ne parlavano.
- Ma allora i soldi sono da queste parti.
Chiamate la procura e fate concentrare le indagini sulla CAVUI qua alla
villa. Mi sa che abbiamo preso due piccioni con una fava.
Al pomeriggio, a poco più di 24 ore dalla
scomparsa Mauro, un po' rincoglionito da tantissime ore in piedi senza
dormire, e Lela scossa ma felice dell'esito della vicenda, erano in
caserma dal Maresciallo:
- Quindi Maresciallo se ho capito bene, i
malviventi avevano rapito mia moglie perché era stata vista da uno di
loro fare la pipì e poi entrare nel parco. Sospettando di essere visti e
che noi fossimo lì per loro, hanno deciso di prenderla per non farla
parlare.
- Si, esatto. O almeno questo sembra dai
primi interrogatori. Si chiamano Berti e Visconti ed hanno precedenti
per tentata rapina.
- Ma, Mauro... L'uomo che ho visto nel parco
mentre facevo la pipì, non era nessuno dei due di cui dice il
Maresciallo.
- Quindi c'è almeno un terzo uomo che
compone la banda...
- Calma signori. Non fatemi confusione.
Signora è certa che l'uomo visto dentro il parco domenica mattina non
fosse ne Berti ne Visconti?
- Assolutamente certa. Berti è troppo basso
e Visconti troppo grosso. Quello che vidi ieri aveva un fisico
longilineo. Alto circa 1.80 ma magro.
- Ovviamente non era nemmeno il custode
Giannetti?
- No. Il Giannetti dimostra circa 55-60 anni
mentre la persona che vidi io sembrava sulla quarantina.
- Maresciallo, a proposito, ma Giannetti il
custode che ha detto della botte modificata?
- Eh, Alberti, è sotto pressione ancora in
interrogatorio ma sembra avere un alibi: 7 mesi fa denunciò proprio a
noi dell'Arma, un tentato furto in casa sua. Ma dopo ulteriori controlli
dichiarò che non mancava nulla: denaro, oggetti preziosi. Nulla. Noi
archiviammo il caso come un normale tentativo di furto non riuscito per
chissà quale ragione. Forse i ladri non trovarono davvero nulla, oppure
furono disturbati. Ma ora pensiamo che quella irruzione è da collegarsi
coi fatti di oggi. I ladri infatti avrebbero fatto un calco delle chiavi
della villa, giacché il Giannetti le conservava in un mazzo a se stante,
con tanto di cartellino scritto per facilitarne il riconoscimento.
- E quindi...
- Avendosi poi fatto una copia delle chiavi,
poterono agire indisturbati per modificare la botte e fare l'accesso al
tunnel sotterraneo.
- Per la rapina alla CAVUI ?
- Si.
- Ma allora avete trovato i soldi...
- No. Dalla perlustrazione fatta dei
cunicoli, anche coi raggi X dai Ris di Parma non sono emerse altre
circostanze rilevabili.
- Niente soldi quindi..
- No, nulla. E nemmeno dagli interrogatori
ai due di stamani è emerso qualcosa. Pare che la banda abbia già portato
via tutto.
- Ma... in quanti sono?
- Berti e Visconti parlano di almeno altri
due, quindi minimo 4 persone.
- Poi c'è il tipo che Lela vide domenica
mattina...
- Si. Non sappiamo ancora se era uno dei 4
oppure il 5° uomo. Loro dicono che sanno di due persone oltre a loro:
uno lo chiamano "il capo" ma non sanno nulla. Manco l'hanno mai nemmeno
visto. Deve essere un professionista internazionale. L'altro dicono che
è una sorta di braccio destro del presunto capo, un certo Cioffo. E
ovviamente non hanno mai nemmeno visto lui. Ricevevano istruzioni
tramite pagine segrete in internet.
- Cioffo? Pagine segrete in internet?
- Si, così dicono. Cioffo sarà un
soprannome. Forse lo smilzo che la signora vide ieri mattina. In rete
esistono pagine segrete, inserite da hacker o comunque da abili
informatici, pagine inserite di nascosto su normalissimi siti. Sono
pagine non linkate che nessuno può accedere a meno che non ne conosca
l'indirizzo web esatto. Ma è praticamente impossibile trovarlo. Faccia
conto che una pagina si possa chiamare "4feT8KuhCa_7kP5$sqT" ecc... con
50 o 60 altri caratteri di fila che compongono il nome come una sorta di
combinazione alfanumerica casuale.
- E loro come facevano a saperle.
- Ogni volta che ricevevano istruzioni, tra
esse ricevevano anche il link alla pagina futura, che sarebbe stata
messa loro a disposizione nelle ore o giorni seguenti.
- Ma perché tutto questo a Villa Fox.
- Ancora non lo sappiamo ma stiamo facendo
delle indagini. Questo è tutto.
- Grazie Maresciallo.
- Arrivederci. Ah, signora... domani passi
di qua per delle formalità.
- Senz'altro. Arrivederci.
Mauro e Lela finalmente potevano stare un
po' soli, dopo questa breve ma terribile vicenda di cui erano ancora
scossi. Ma soprattutto avevano un bisogno pazzesco di dormire.
Ricordandosi degli amici del matrimonio preferirono non telefonare a
nessuno, lasciando passare la teoria del malessere che aveva impedito
loro di andare al matrimonio. Non cercavano pubblicità, soprattutto
Mauro.
- Beh... non capisco Mauro che segreto possa
essere dire ai ragazzi della storia. E poi lo leggeranno dai giornali.
- No. Le indagini per il colpo alla CAVUI
sono ancora in corso e ho sentito il Maresciallo che diceva di tenere la
faccenda nella massima segretezza. Niente agenzie giornalistiche dunque.
- Ah, è per questo che non vuoi dirlo
nemmeno a Sara e Paolo...
- A parte che loro si stanno già preparando
per il viaggio di nozze alle Bahamas: partono domani, per cui manco gli
interessa della faccenda...
- Ma và là... Non essere materiale. E
comunque anche a me piacerebbe partire di martedì, ma non per andare a
lavorare. Per andare alle Bahamas!
- Eh te l'ho detto...vedrai che ci andremo.
Ricordi quello che ti ho promesso ieri mattina proprio mentre andavamo
al matrimonio, anzi a cacciarsi nei guai ?
- Si, è bellissimo... Non vedo l'ora.
- Sai cosa stavo pensando? Ora andiamo a
fare una bella dormita, domattina andiamo in ufficio da te con i verbali
dei Carabinieri per chiedere una settimana di ferie straordinarie. Sai
che c'è un decreto legge che permette a chi subisce gravi disagi,
problemi, situazioni difficili, di godere di un periodi di ferie
straordinarie? Me l'ho ha detto il Maresciallo quando mi ha dato queste
carte, con le quali andare dal tuo datore di lavoro.
- Ma quanto pensi che mi diano?
- Dipende dalla gravità del fatto. Comunque
non meno di 15 gg.
- Uhhh.... bene!
- Ah, ripensandoci...
- Cosa?
- Beh... stavo pensando che ieri mattina
quando sei scomparsa ho avvisato solo Beppe che non saremmo andati al
matrimonio ma a lui ho detto la verità.
- E allora?
- E allora bisogna che gli dia almeno un
colpo di telefono... credo che stia in pensiero dato che non sa
dell'esito della vicenda.
- Eh si... direi proprio di si... chiamalo
subito...
- Ok... 344 23 85 196... pronto Beppe...
- Ciao Mauro... allora? Dimmi un po' cosa è
successo...
- Nulla di grave... la tengo corta se no sto
qua un ora: Lela era stata sequestrata da due delinquenti legati al
colpo alla CAVUI per il quale era stata scelta proprio Villa Fox come
base. Ora è tutto finito. Hanno beccato i 2 delinquenti ed è tutto a
posto. Ma dimmi... come è andato il matrimonio... spero tu non abbia
detto nulla... sai... c'è il segreto dei Carabinieri sulle indagini
ancora in corso alla CAVUI
- Ah... ma tu non sai cosa è successo al
matrimonio...
- Cosa è successo?
- Praticamente Paolo è arrivato un ora dopo
all'altare, il prete aveva un altro matrimonio e non potendosi
accavallare, ha fatto solo la cerimonia legale: 5 minuti e poi via...
tutti a pranzo...
- Ahahahah... e pensare che credevamo di
arrivare in ritardo... e poi... ahahah... Lela voleva vedere Sara
entrare in chiesa... ahahah... 5 minuti di messa... un ora dopo...
incredibile... ma cosa aveva fatto Paolo?
- E' rimasto a piedi con la
macchina e per non avere telefonate durante il giorno del matrimonio non
aveva con se il cellulare.
- Ahahah... sfigatissimo... adesso racconto
tutto a Lela... ti saluto. Vado a dormire. Ciao.
- Ciao.
L'indomani dopo l'incontro in azienda da
Lela, si recarono in caserma dal Maresciallo per definire alcune
formalità secondarie in merito alla vicenda.
- Salve Maresciallo.
- Buongiorno signori. Tutto bene?
- Si, abbiamo dormito da ieri pomeriggio
alle 18 fino a stamani alle 7.
- Ottimo, ne avevate bisogno.
- Eh si. E lo sa che in ufficio da me, a
seguito delle sue indicazioni, che tra l'altro manco conoscevo, e delle
sue carte e verbali, mi hanno concesso 3 settimane di ferie
straordinarie?
- Bene. Si riposerà spero.
- Ma... a me piacerebbe farlo in una
isoletta tropicale dell'Atlantico.
- Eh, ve lo auguro ma non potrete lasciare
la città ancora per 2-3 giorni. Sa, potremmo avere bisogno di voi per la
questione CAVUI. Dobbiamo solo trovare l'anello di congiunzione tra il
suo rapimento e la grande rapina.
- Ma Maresciallo, gliel'ho già detto: Berti
e Visconti parlavano del colpo con tanto di dettagli del tipo "abbiamo
fatto un bel lavoro, il capo sarà contento"
- Si, lo so e lo abbiamo già verbalizzato,
tuttavia manca tutta la fase logistica che collega la sede dei Vigili
svaligiata con Villa Fox. perché proprio lì?
- Ma scusi Maresciallo, ma quel passaggio
tipo fogna o simile che partiva da fuori dalla villa e che abbiamo
scorto coi Ris mentre cercavano mia moglie non ha prodotto esiti?
- No. Dopo 20 metri è sbarrato. Un vicolo
cieco. Sembra terra fresca mossa di recente ma sta di fatto che non ha
dato frutti per le indagini sulla CAVUI. Nemmeno coi raggi X si vede
oltre per cui... zero.
- Senta Maresciallo, nel il mio lavoro di
geometra libero professionista, lavorando con tanti comuni tra cui
Ozzano, Castel S.Pietro, S.Lazzaro, ecc... posso avere accesso ad
antichi dati catastali. E non solo. Esistono archivi delle reti di
acquedotti, fogne, canali, ecc... Stasera, mi faccia dare una occhiata e
poi le faccio sapere.
- Ah no. Per quello ci siamo noi.
- Si? Da qua, a quando si emettete ordinanza
d'accesso ai dati privati dei comuni, e a quando farete le indagini,
passeranno non meno di 2 giorni, giusto?
- Beh, si. Oggi è martedì. Potremo iniziare
almeno da giovedì o venerdì.
- Bene... ecco io stasera, nel caso potrei
già sapere tutto e domattina eventualmente farle sapere. Vede? Il marito della
vittima
che batte i Carabinieri in fatto di indagini. Maresciallo, dia retta a
me: si ravveda. Non tutti producono danni indagando in proprio. E a
volte battono pure le forze dell'ordine.
- Eh eh eh... Alberti... Lei ha molta voglia
di fare... Ma stia attento a non allargarsi troppo. E domattina mi
faccia sapere. Di persona: sa, non amo le telefonate quando si ha la
sensazione di avere a che fare con professionisti del crimine. Il nostro
telefono è sicuro ma il suo? Questo misterioso capo è come una piovra di
cui non sappiamo quanti tentacoli abbia. Stia attento Alberti.
- Si, si, commissario, non si preoccupi. A
domani.
Quella sera Mauro fece l'accesso all'area
privata del comune di Ozzano, e poi iniziò a cercare le planimetrie
fognarie, i canali di scolo per l'irrigazione dei campi agricoli e
quant'altro. Scrutando una copia di una vecchia mappa del 1700 dei corsi d'acqua
di Bologna e dintorni, notò come la zona di Villa Fox, la cui
costruzione risaliva a quel periodo, era interessata proprio da alcuni di essi.
Cercando ancora negli archivi storici trovò che lo "Scolo Masone"
metteva in collegamento la villa con il "Canal di Mezzo" che era
l'antico canale che collegava i dintorni occidentali di Bologna alla
città e al suo canale principale: il Navile. In quel periodo Bologna
infatti era il centro di un grosso polo industriale tessile e la merce
veniva trasferita tramite chiatte usando diversi canali navigabili e
persino il porto. Un canale di
questi, il principale, il Canal di Reno / Canale Navile si snodava (e si
snoda ancor oggi) verso l'estrema periferia nord. Dalla città partiva
l'antico Canal di Mezzo fino alla zona delle antiche Terme di Castel San
pietro. Una diramazione, lo Scolo Masone, fatto costruire da Lord
Reginald Fox nel 1712 portava la navigabilità fino alla villa
mettendola di fatto in comunicazione con la città in una sorta di
autostrada dell'acqua dell'epoca.
Sempre scartabellando tra antiche mappe e
corsi d'acqua, tra vecchie reti fognarie e nuove, Mauro trovò che nel
dopoguerra il Canal di Mezzo, così come lo Scolo Masone e altri canali
secondari, furono coperti, interrati e parzialmente convertiti a rete
fognaria, in uso fino agli anni 70 quando con la nuova rete che
prevedeva i depuratori, la vecchia fognatura fu chiusa. Chiusa all'uso
di fogna, cioè furono deviati i corsi fognari, ma la struttura fisica
rimase. Quindi, in poche parole se non fosse stato per quel blocco
di terra che ostruiva il condotto che dipartiva dall'esterno della
villa, si sarebbe potuto andare in fognatura fino in città. Mauro si
fermò a riflettere: "Oh, cavoli! Ma la sede rapinata della CAVUI è... in
via... via di Mezzo!!! La via che prende nome dall'antico canale. Ma
allora eccolo qua il collegamento logistico tra la rapina e Villa Fox! Domani vado dal
Maresciallo.
- Lela! Ho trovato! Ho trovato il
collegamento tra Villa Fox e la rapina alla CAVUI
- Ma che dici?
- Si, guarda, guarda qua... è tutto chiaro.
leggi!
- Cavoli... Ma... senti... non è per caso
che c'è una taglia sui delinquenti della rapina?
- Non so, perché?
- Beh, io ho le ferie, tu te le puoi
prendere quando vuoi, se ci danno qualche soldino della taglia,
raggiungiamo la Sara e Paolo alle Bahamas.
- Guarda Lela, con questa storia della tua
scomparsa ho un tal stress che quasi quasi, taglia o non taglia, io alle Bahamas ci andrei
già dalla prossima settimana. Fino a quando il Maresciallo ha detto che
dobbiamo restare a disposizione?
- Non ricordo, ma... Uh... Mauretto... ma
davvero partiamo?
- No. Se mi chiami Mauretto, no!
- Va bene Mauro Alberti, va bene. Fino a
quando dobbiamo restare a disposizione?
- Non me lo ricordo nemmeno io,
esattamente... mi pare che il Maresciallo abbia parlato di 2 o 3
giorni, credo... Oggi è martedì. Direi che se sabato o domenica
prendiamo l'aereo, anche in base alla disponibilità dei voli last minute e della
prenotazione alberghi o villaggi turistici, ci stiamo dentro. Sperando
che domattina non ci siano brutte notizie che ci fanno restare in città.
Ma dopo queste informazioni che gli avrò portato, voglio proprio vedere
come farà ad impedire la nostra vacanza.
- Fantastico Mauretto... Mauro! Inizio
subito a preparare le valigie.
- Beh, io invece vado a dormire. Domattina
alle 8:30 devo essere in caserma.
- Non posso credere che se tutto va bene tra
4 giorni siamo in vacanza ai tropici. Ma come mai una tua decisione così
improvvisa?
- Eh... sai, lo stress di questi giorni mi
ha fuso il cervello.: sono davvero cotto
- Mauretto Mauretto... ti conosco... Questa
è solo una scusa: tu non sei il tipo che si stressa così facilmente.
- Te l'ho detto Lela, ho voglia di evadere
dalla routine cittadina. Questa cosa mi ha provato.
Lela conosceva bene suo marito, come se
stessa. E sapeva che Mauro non diceva la verità o quantomeno non era
tranquillo. Forse temeva i delinquenti che aveva fatto arrestare o forse
temeva più le rivendicazioni del misterioso professionista: il
famigerato capo della banda e del suo braccio destro, tale Cioffo. E
chissà quali altri componenti.
CAPITOLO V -
L'EPILOGO
Lela
conosceva bene suo marito e in cuore suo
sapeva che era turbato.
D'altronde...
- Salve
Maresciallo
- Salve
Alberti. Novità?
- Eccome.
Posso accomodarmi?
- Prego.
Dica.
- Guardi
qua: antichi canali trasformati in
fognature, vuote e inutilizzate da 45 anni. E collegano Villa Fox alla
CAVUI.
- Faccia
vedere... strepitoso. Ma lei andrebbe
premiato.
- Appunto!
C'è una taglia sui delinquenti?
- Purtroppo
no. Lo Stato non ha soldi. Sembra quasi
che dei delinquenti non gliene freghi
nulla. E poi, lei lo sa come vanno
queste cose. Si mettono taglie solo su
fatti di cronaca che toccano la pubblica
indignazione. Per esempio del caso della
piccola Manuela...
- Ah, si, la
bambina violentata e bruciata viva.
Terribile...
- Esatto: in
questi casi i giornalisti sono bravi a
fare di un orrendo fatto di cronaca un
ottimo argomento per far stare la gente
incollata davanti alla televisione o a
comprare giornali su cui scrivono di
tutto e di più. Poi succede che, sempre
a causa di tutte queste trasmissioni in
eccesso, cresce una certa indignazione
pubblica e allora quando non sussistono
indizi, si mettono delle taglie
milionarie. Ma di una rapina di 4
milioni di euro non si può mettere una
taglia di 1 milione perchè sarebbe il
25% del rubato.
- Cazzarola,
ma il colpo alla CAVUI ha fruttato 4
milioni di euro ai ladri?
- Esatto.
Mille più, mille meno.
- Ma per la
vicenda della piccola Manuela come si
sono trovati i fondi per 1 milione di
euro?
- Beh, li
pare sia subentrato anche un ignoto
benefattore che ha messo buona parte
della cifra: si dice sia un mezzo
parente della famiglia della vittima.
- Insomma,
per me? Nulla?
- No! Per
lei c'è qualcosa: la gratitudine
dell'Arma per il suo lavoro svolto.
- Ah...
grazie. E pensare che mi aveva diffidato
dall'intraprendere azioni personali.
- Ed infatti
lei non le ha intraprese. Tutto quello
che ha fatto, è stato fatto con la mia
supervisione e la cosa è andata
benissimo. Magari tutti facessero così.
- Però
Maresciallo, un premio me lo dia: mi
faccia andare in ferie ai tropici fin
dal prossimo week end, se non altro per
quella povera donna di mia moglie che ha
subito tutto quanto.
- Ma certo
Alberti. Lei, anzi, voi, da domani siete
liberi di andare dove volete. Godetevi
questa vacanza e... mandatemi una
cartolina. A proposito: dov'è che
andate?
- Alle
Bahamas ma... ma cosa dice Maresciallo?
Vuole una cartolina? Ma le cartoline
oggi non si usano più. Oggi ci sono le
mail, i messaggi da Facebook, gli MMS e
WhatsApp.
- Alberti...
io voglio la cartolina dalle Bahamas per
appenderla in ufficio in caserma. E poi,
mi perdoni ma, un messaggio su computer
o telefonino chiunque lo può mandare,
no?: basta scaricare una foto da
internet...
- Ha ragione
Maresciallo. Gliela manderò certamente.
La saluto. vado a casa ad aiutare mia
moglie a preparare le valigie.
- Buon
viaggio Alberti. Quando torna se ci
saranno novità le farò sapere. Ma oramai
credo che tutto sia chiaro. Peccato per
il misterioso capo della banda, su cui
non siamo riusciti ancora a mettere le
mani. Ma le indagini proseguiranno... Le
faremo sapere... Arrivederci!
Giunto a
casa, Mauro comunicò felice a Lela del
via libera ricevuto dal Maresciallo:
- Evviva...
Sabato si parte!
- Si, Lela!
Ho già trovato i posti per gli aerei.
- E per il
villaggio turistico? La Sara e Paolo
sono all'Atlantic. Noi? Hai trovato
posto lì?
- No,
pensavo ad una casa in affitto.
- Una casa
in affitto?
- Si, gli
affitti costano meno del previsto: tutti
vanno in albergo o nei villaggi
turistici, quindi le case te le tirano
dietro a pochi dollari.
- Boh... se
lo dici tu. Ma è vicino a dove sono
loro?
- Si, si! 2
km non di più. Ho già visto le carte con
le immagini satellitari su Google Map.
- Ottimo.
Che ne dici di darmi una mano per le
valigie?
- Uff...
Finalmente
arrivò il fatidico sabato della grande
partenza per le Bahamas. Lela era
radiosa: stava coronando il suo sogno
che aveva da lungo tempo. E poi,
raggiungere l'amica là era una cosa
ancor più affascinante. Dopo 2 scali,
uno a Milano e uno a New York,
atterrarono a Nassau, per poi procedere
in taxi. La casa era proprio a pochi km
dall'aeroporto, ad Adelaide Beach: 10
minuti di auto.
- Ma che
bello qua Mauro.
- Eh si,
avevo davvero voglia di venire a fare un
giro qua.
- Certo che
ci siamo portati un sacco di roba. Ma
che bisogno c'era?
- Eh Lela...
non si sa mai.
- Pure il
computer ti sei voluto portare. Ma a che
ti serve in vacanza.
- Te l'ho
detto: non si sa mai. Ecco... ecco casa
nostra. Arrivati.
- Bella...
Bellissima... Peccato che dovremo stare
qua solo 15 giorni.
- E chi l'ha
detto?
- Beh,
abbiamo pagato per 15 giorni... non
vorrai mica tornare a casa prima spero.
- Non si sa
mai.
- Come "Non
si sa mai". Oh... guarda che su queste
cose non scherzo. Abbiamo detto 15
giorni e 15 giorni saranno. Non uno di
meno.
- Certo,
assolutamente! Non uno di meno. Su
questo non ci piove.
- Boh... io
a volte non ti capisco... Prima metti in
dubbio la nostra vacanza poi invece dici
il contrario...
- Mah... non
so... staremo a vedere...
- Si vabbè...
Senti, piuttosto... Quando è che andiamo
dalla Sara e Paolo. Sono all'Atlantic,
no?
- Esatto.
Scarichiamo le valige, sistemiamo un po'
di cose e poi li raggiungiamo.
- Ma lo
sanno che siamo qua?
- Beh... a
Paolo gli ho mandato un messaggio su
WhatsApp l'altro ieri.
- Ah ok...
Dopo circa
un'oretta i nostri due amici iniziarono
a camminare verso il Villaggio Turistico
Atlantic, che era li ad un km o 2 dalla
loro casetta.
- Mauro, ma
proprio a piedi dovevamo andare ?
- E dov'è il
problema: 20 minuti di camminata credi
ti facciano male?
- No, no...
è che, se lo avessi saputo mi sarei
messa i le scarpe da tennis.
- Eh va
beh... dai... siamo oramai arrivati...
ecco là.... Atlantic Village.
- Ma proprio
in quel momento Lela scoppiò in un urlo
di terrore.
- Oddio, noo...
Mauro... noo... guarda... guarda...
- Ma cosa?
- Quell'uomo
la in fondo, dall'altre parte della
strada... oddio nooo.... no, non può
essere....
- Ma cosa...
chi?
- Quello là
in fondo... laggiù... con la maglietta
gialla... è il tizio che vidi a Villa
Fox quando mi fermai a fare la pipì.
- Ma no...
ma chissà chi è...
- Te lo
giuro... mi è rimasto impresso....
oddio, magari è lui il capo... e se è
qua significa che ci ha seguito.... ho
paura... Mauro ho pauraaa!!!
-
Tranquilla... tranquilla non è nulla...
non può essere... adesso ci avviciniamo
e vedrai... sono sicuro che capirai di
esserti sbagliata.
- Nooo...
Mauro, noo... ho paura... ci hanno
seguito... ci vogliono far del male e
qua siamo lontani da casa 6000 km... un
giorno di aereo.
- Noo...
Lela no... dai, avviciniamoci...
- No Mauro
noo...
- Ehilà
Ragazzuolo...
- Ciao
Mauro... tutto bene?
- Certo e
voi?
- Io si.
Lela quando ti ha visto è rimasta un po'
scossa. Vero Lela?
- Ma...
io... tu... lui... voi... cos'è questa
storia? Non capisco nulla...
spiegatemi...
- Ma Lela...
te l'ho detto anche prima: stai
tranquilla... tutto è a posto. Paolo, a
proposito... e Sara?
- Eccola...
sta arrivando... si era fermata a
telefonare a sua sorella.
- Ciao Sara.
- Ciao
Mauro. Ciao Lela... beh... che c'è?
Lela... che faccia che hai...
- Beh... è
rimasta male... Non immaginava che...
- Adesso
qualcuno vorrà spiegarmi per favore cosa
sta succedendo ? Vi ricordo che io sono
rimasta segregata per una notte e da
come vi state comportando, la cosa mi
piace sempre meno e mi puzza sempre di
più. Tu, Paolo, cosa ci facevi a Villa
Fox quella mattina?
- Vorrai
dire cosa ho fatto la notte a Villa Fox.
- Si, vabbè,
spiegatemi.
- Oh, Lela,
è molto semplice. Qualcuno ha fatto il
colpo alla CAVUI: 6 milioni di euro.
Però se dividiamo per 4 salta fuori 1.5
milione a testa. Se dividiamo per 2
saltano fuori 3 milioni a testa. Sai, un
milione e mezzo in più fa comodo, coi
tempi che corrono.
- Paolo, ma
che dici?
- Dico che
la giornata del matrimonio era ideale
per un alibi.
- Ma quale
alibi?
- Ma Lela...
il colpo alla CAVUI l'ho fatto fare io!
Anzi non esattamente...
- Tu? Ma
scherzi?
- No. La
notte prima del matrimonio era ottima
per non destare sospetti su di me.
Abbiamo fatto la rapina e abbiamo
sistemato i soldi nei sotterranei di
Villa Fox.
- Ma...
ma... tu... Berti e Visconti... mi hai
fatto rapire tu?
- No. Io
vidi la persona accosciata che faceva la
pipì: capii di essere stato visto da
qualcuno ma non ti riconobbi perchè eri
in mezzo all'erba alta. Se no mica avrei
permesso il rapimento.
-
Poi...???...
- Avevo il
matrimonio: ero in ritardo a causa del
colpo e mi sono dovuto inventare la
scusa dell'auto in panne.
- Ma allora
perchè mi hanno rapita?
- Io capii
di essere stato visto e lo dissi a Berti
e Visconti... Loro attesero il momento
buono e ti sequestrarono per impedirti
di parlare almeno fino a quando tutti
saremmo stati al sicuro, lontani da
Villa Fox: non volevamo certo che
qualcuno avesse potuto mettere in
correlazione il colpo alla CAVUI con me.
- E quindi
tu sei andato a sposarti, per non
destare sospetti...
- Esatto. Ma
sapevo che c'era una testimone che era
stata sequestrata ma solo dopo il pranzo
seppi da Beppe che la rapita eri tu.
- Come... da
Beppe?
- Si, Mauro
aveva telefonato all'ignaro Beppe per
dirgli della tua scomparsa e lui me lo
venne a riferire, in qualità di amico
dello sposo.
Ovviamente lui non sapeva e non sa
nulla. Era giusto per farmi sapere cosa
vi era successo e perchè non eravate al
matrimonio.
- Per
fortuna che Beppe non lo doveva dire a
nessuno, vero?... Un segreto per le
indagini, vero Mauro?
- Lela, lo
feci apposta! Sapevo che Beppe non
avrebbe tenuto il segreto a Paolo: era
lui lo sposo e certamente gli avrebbe
detto di invitati che all'ultimo momento
non sarebbero potuti venire. E siccome
io non sapevo come farglielo sapere a
Paolo...
- Farglielo
sapere? Ma perchè glielo dovevi far
sapere? Cosa?
- Lui doveva
sapere che la persona rapita fossi tu,
perchè era evidente che non lo sapeva
infatti il fatto stesso che ti avessero
rapita era la testimonianza che lui non
ti aveva riconosciuta al parco durante
la tua pipì. Se no non avrebbe permesso
la cosa.
- E tu come
fai a sapere queste cose?
- Eheheh...
Paolo, tu che dici?
- Dico che
quando seppi di te Lela, non potei fare
nulla per contattare Mauro. In questi
casi sono vietati telefoni e computer:
lasciano tracce.
- Ma
allora... tu... Paolo... sei il capo
della banda?
- No Lela...
semmai io sono il suo braccio destro,
quello che i Carabinieri conoscono per
"Cioffo". Il capo è...
- Noo... tu
Mauro?
- Si, Lela,
sono io. Quella mattina quando tu mi
dicesti di avere visto qualcuno dentro
la villa, io pensai a Giannetti il
custode, dato che secondo i miei calcoli
i soldi dovevano essere già nei
sotterranei della villa da qualche ora.
Invece i ragazzi erano in ritardo. E noi
in anticipo. E questo ha causato il tuo
rapimento. Ed è stato solo in quel
momento, quando ti hanno rapita, che ho
capito che erano stati quei due buoni a
nulla di Berti e Visconti. Ma va detto
anche che loro non sapevano che io fossi
il capo. Infatti non mi conoscevano, e
per fortuna. Senza volerlo, avevano loro
malgrado rapito la moglie del capo. Ed
uno, con una moglie rapita dai propri
uomini, anche se non li conosce, che fa?
Semplice: ho recitato la parte del
marito afflitto. Quando ho visto che
Paolo non mi contattava, un po' per il
matrimonio in atto, un po' perchè non
poteva lasciare tracce sul telefonino,
ho escogitato un modo per far arrestare
quei due coglionazzi e farti liberare:
sarebbe stato il mio alibi. Chi avrebbe
pensato a me, marito della vittima che
collabora coi Carabinieri?
- Quindi
tutta la storia delle ricerche sulle
antiche fogne...
- Cose che
sapevo a menadito dato che il piano l'ho
progettato io! Ecco perchè mi proposi al
Maresciallo per le ricerche: perchè
avevo già tutto pronto e mi serviva il
Maresciallo per poterti liberare senza
compromettermi. Avevo già in mente di
venire qua ma non sapevo che scusa
trovare: avevo timore di destare
sospetti. Paolo aveva la scusa del
matrimonio io no. Finché poi si è
evoluta la situazione del tuo rapimento,
che sulle prime mi aveva lasciato
basito: era un bel fuori programma che
non sapevo come gestire. Per fortuna la
scusa dello stress ha retto e il
maresciallo non ha sospettato di nulla.
- E perchè
proprio qua?
- Semplice:
perchè non c'è estradizione, ma c'è
il... paradiso fiscale. Quel tizio
romagnolo che anni fa fece il colpo alla
Centrale dei Vigili della Romagna, portò
tutto alle Cayman, dove poi vi si
trasferì. Io invece ho optato per venire
qua: devi infatti sapere che dopo un
secondo colpo alle casse dei Vigili
Urbani, sai... ogni destinazione per le
Cayman è controllatissima visti i
precedenti
- Temevano
un altro colpo del Romagnolo?
- Esatto.
Proprio per i fatti di 2 anni fa, hanno
pensato al Romagnolo ed hanno messo
sotto controllo tutti i viaggi
destinazione Cayman. Invece per le
Bahamas no, controlli standard. E poi io
ho fatto 2 biglietti separati: a Milano,
Milano-New York e a New York il New
York-Nassau. Per l'aeroporto milanese,
noi siamo andati a New York e basta.
- Ma... i
soldi?
- Uhh...
quelli sono già qua da lunedì. Domenica
mattina, Berti e Visconti avevano appena
fatto crollare 5 m. di terra per
ostruire il passaggio fognario fuori
dalla villa, proprio poco prima che tu
vedessi Paolo a Villa Fox, che aveva da
poco finito di caricare i sacchi in auto
per poi nasconderli nella seconda torta
nuziale di matrimonio.
- Seconda
torta nuziale?
- Si, avevo
fatto fare questa torta di cartone con
la scusa di uno scherzo di matrimonio:
il programma ufficiale era di nascondere
Sara dentro la torta, farla portare in
sala come torta vera e poi far uscire la
sposa dalla torta.
- E
allora...?
- In realtà
la torta mi serviva per nasconderci
dentro i soldi per un giorno. Un posto
insospettabile fino a lunedì.
- Ma se il
giorno del matrimonio qualcuno avesse
preso la torta per prepararla per lo
scherzo e l'avesse aperta?
- No, perchè
sabato dissi che Sara non voleva fare la
donna torta e che lo scherzo era stato
annullato. Domenica mattina, dopo averci
messo i soldi dentro, incollai il
cartone per entrare nella torta in modo
che nessuno avesse potuto più aprirla.
Lunedì tramite il cugino di Sara, che
lavora alla BAPI, la BAnca delle
Province Italiane, banca del gruppo
Solidal San Pietro con sede nel
Vaticano, ha dato i soldi in banca per
poi farli accreditare su due conti
crittati qua, uno a me e te ed uno a
Paolo e Sara.
- Ma... le
banche hanno fatto questo? 6 milioni in
contanti e... ma scusa? Ma la legge
antiriciclaggio? Tutte le tracce
obbligatorie per cifre superiori a 1000
euro...???...
- Ahahahah...
e tu credi ancora a queste favole?
Queste sono storielle per gli italiani
normali. Per i lavoratori. Per le
aziende e i dipendenti. Ma tu, quando
porti 6 milioni di euro in banca e
chiedi un accredito cifrato e anonimo in
un paradiso fiscale, ma soprattutto
quando per fare questo si beccano il 20%
in commissioni, devi vedere come
scattano sugli attenti e dicono
"signorsì sissignore agli ordini". E sai
quanto è il 20% in nero di 6 milioni in
nero? Quelle banche lì, ammazzerebbero
subito il presidente pur di fare 1.2
milioni di euro in nero e gratis solo
per digitare su una tastiera di computer
per mezzora. Basta che tu paghi e loro
ti fanno qualsiasi cosa. A tutto c'è un
prezzo: e tu devi solo pagarlo. Non sono
mica banche a caso... Vuoi essere
portato sull'Everest o andare nello
spazio? Tu paga e ci andrai.
- Robe da
matti... ma se tu avevi organizzato
tutto, perchè quella mattina sei voluto
passare di là?
- Beh si,
eravamo in anticipo e quindi volevo solo
vedere se alla villa era tutto
tranquillo, per poi andare al matrimonio
e parlare a quattrocchi con Paolo.
- E i due
fessi? Se tutto fosse andato liscio cosa
ne avreste fatto?
-
Probabilmente gli avremmo liquidati con
2 o 300.000 euro a testa. Ma visto che
hanno lavorato col culo ed hanno
dimostrato di essere poco intelligenti,
anche se ce lo immaginavamo anche prima,
abbiamo preso la palla al balzo per
mandarli in galera e tenerci noi i loro
soldi.
- Ma
scusa... ma i conti non tornano: il
Maresciallo ha detto che il furto è
stato dichiarato di 4 milioni, non 6.
- Ahahah...
questi Vigili Urbani... ci provano e a
volte evidentemente gli va bene. Se
hanno denunciato un furto di 4 milioni
di euro, vuole dire che i restanti 2
milioni sono di nero, quindi non
denunciabili.
- I Vigili
che fanno del nero?
- Eh... ma
ti sei mai chiesta perchè se paghi
subito ti fanno lo sconto sulle multe?
- Mah...
forse per
incassare subito il denaro e avere
liquidità di cassa.
- Ah si? E
le ricevute dove sono? Mio cugino 15
giorni fa prese 180 euro di multa dai
vigili. Li pagò subito lì, a loro, come
si faceva una volta, e loro gli hanno
fatto lo sconto: 100 euro anzichè 180
senza ricevuta. Poi la metà se la
intascano, e una metà finisce in fondi
neri per finanziare le candidature alle
elezioni di qualche politico che gli
regge il gioco. Sai no? Siamo in
Italia... Tu politico fai delle leggi
che mi proteggono e io finanzio la tua
campagna con il nero che guadagno.
- Robe da
matti... E tu Sara?
- Beh io ho
saputo tutto il giorno del matrimonio.
Quando lui si è presentato in ritardo di
un ora io lo avrei fucilato per la
vergogna. Ma poi, subito, mi ha detto:
"Cara, ho fatto tardi per te: per farti
il regalo più bello del mondo, quello
che da sempre è stato il tuo sogno" ed
allora ho capito che era per questo
anello: brillanti e zaffiri. Guarda
qua...
- Oh, Sara,
ma è bellissimo! Che fortuna che hai.
Quasi quasi mi risposerei per farmene
regalare uno anch'io da Mauro.
- Lela... Ma
non è necessario risposarci: eccolo qua!
Guarda...
- Uhhhh naaa...
Mauroo... sei un amore... allora hai
pensato a me... Ti amoo...
- No no... è
che un anello costava 12.000 euro, ma
comprandone 2 li abbiamo pagati 10.000
euro. Vedi? Solo un affare... Hihihi...
- Ah si...
allora siete proprio due gran fessi,
vero Sara?
- Certo!
- Ah, fessi
noi? E perchè?
- Perchè se
ne aveste comperati altri due li avreste
pagati 8.000 anziché 10.000!
- Eh...
Paolo... le donne... hanno sempre
ragione!
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