LOLASOFT INC. © 1976

 

UNIT         : FOX ELECTRONICS 508-V01

CODENAME     : THE MONOLYTH

TIME UPDATING: 12.08.02 22.04 CET

CODENAME     : PALLINO MEDIEVALE

PAGE         : 020812

CHECKSUM     : OK

 

READING… 

 

 

 

 

Nel medio evo c'era un villaggio chiamato

 

PALLINO ( MEDIEVALE )

 

e vi era una povera ragazza che si chiamava... Lola. Poi, improvvisamente, un bel giorno... - di Lola Fox

 

 

A Pallino vivevano poche persone, e quasi tutti lavoravano nei campi del padrone, il Marchese di Gianduia. Era una persona ricchissima e molto buona: spesso regalava ai bambini del villaggio giochi, organizzava loro spettacolari feste a corte, soprattutto nel periodo nel Natale, e sovente, agli abitanti di Pallino, regalava loro grano, farina, latte e formaggi e per questo era ben voluto da tutti. Il giorno poi che decise di fare una grande taverna, ci fu l'apoteosi collettiva. Una simile attività infatti, rappresentava per Pallino una immensa fonte di guadagno, per un paese che viveva solo di ciò che dava la terra. Chi era di passaggio si sarebbe potuto fermare a pranzo o a cena, e avrebbe anche potuto acquistare altri prodotti rendendo un po' più ricchi gli abitanti.

 

Per esempio i corrieri postali si sarebbero potuti fermare a mangiare alla taverna mentre, nel frattempo, i cavalli venivano rifocillati e controllati gli zoccoli, magari dando una piccola riparatina qua e la alla carrozza. Con grande guadagno del falegname e del maniscalco. E così fu ! E alla nuova taverna si mangiava effettivamente molto bene. Ben presto però ci si accorse di una strana particolarità: una volta fermatisi a mangiare, i clienti non ripassavano più una seconda volta sebbene Otello fosse un ottimo gestore e la cucina era in mano ad alcune donne di Pallino. Non si mangiava affatto male, ed il prezzo poi era buono: solo 18 Scudi per una cena completa. Con il vino si arrivava a 20. Ma... Niente. La gente non tornava più dopo la prima volta.

 

Ma un bel dì arrivò in paese una ragazza molto povera e umile. Si chiamava... Lola, e subito andò a fare il giro del villaggio per cercare lavoro. Tuttavia le risposte non furono facili da accettare:

"Eh... cara ragazzina... qua lavoro non ce n'è." Ma subito poi, una donna gli suggerì:

"Prova alla taverna da Otello. Noi donne lavoriamo saltuariamente la. Forse un posto per te c'è!"

Allora la ragazzina si recò verso il locale. Entrò e timidamente si accostò all'omone:

"Signore... sono povera... vengo da Casaglia... ho fatto molta strada a piedi... mi date da lavorare... cucina... pulizie... bestie da accudire... qualsiasi cosa... So che avete varie persone non fisse qua. Forse io potrei..."

Otello che gestiva il locale per conto del Marchese, e che aveva praticamente carta bianca per le decisioni al riguardo, si impietosì di questa povera ragazzina poco più che 16enne e completamente analfabeta:

"Beh... una persona che mi dia una mano in maniera continuativa qua alla taverna mi servirebbe, ma per i conti ai tavoli ci penso io. Tu ti occuperai solo della cucina e delle pulizie. Ti darò vitto e alloggio gratis e 40 Scudi alla settimana. Non sono tanti ma, sai... qua la gente passa solo una volta e basta... e io non è che guadagno tanto... e poi il Marchese vuole una percentuale e a me resta poco... ".

"Non vi preoccupate. Grazie signore... grazie di tutto... troppo buono..." fu la umile risposta della ragazzina.

 

Il giorno dopo di buon ora, Lola si mise all'opera in cucina e verso 1/2giorno arrivarono due persone che parlottando tra di loro si poteva capire chiaramente ciò che dicevano :

"Vedrete che qua si mangia veramente bene. Ve lo posso assicurare. L'altra volta mi hanno fatto un pollo al pomodoro che era una cosa formidabile. E spendemmo solo 19 Scudi!".

Al che Otello, alzò lo sguardo stupito: "Ma voi, signore, siete già venuto qua?".

"Certo" rispose il cliente "Sono il Conte di Brandeburgo, amico del Marchese di Gianduia, il padrone di questo locale. Posso asserire che questo posto è il migliore del marchesato!".

"Ma signore... grazie! Grazie, ma... abbiamo una ragazza nuova ai fornelli... spero che non vi deluderà!"

Otello effettivamente era preoccupato per la neo assunta. E se avesse fatto male, facendo scappare i clienti? Era molto timoroso ma al momento del conto tutti i timori sparirono:

"Caro oste... complimenti! Stavolta era tutto ancora più buono dell'altra volta. Dov'è la ragazzina... gli voglio lasciare uno Scudo di mancia". Otello era al settimo cielo. Meno male... così sperava di incrementare la clientela.

"E' permesso?".

"Buon giorno! Volete mangiare signore?"

"Si... vorrei lo stesso tavolo vicino al focolare che ebbi la settimana scorsa".

"Ma voi siete già stato qua signore... signor...???".

"Sono il Conte di Florenthia".

"Ulp... il Conte di Florenthia che torna da me....???" Pensò Otello "Incredibile. Ricordo la settimana scorsa quando venne assieme al padrone, ma... che si ripresenti solo... è incredibile" e poi continuò: "Subito mio signore. Lola! Apparecchia al Conte. Che vi faccio servire?".

"Mmmm... Cappone e patate. Grazie!". Otello era scombussolato! Dopo mesi e mesi in cui mai nessuno era più tornato, nello stesso giorno ben due persone che erano già state alla taverna, tornavano x pranzare o cenare. E tutt'e due nobili, due ricchi. Il mistero lo attanagliava.

 

Le ore passavano e la sera calava. I solito via e vai di persone. E Otello che meditava sul perché tutti quei clienti che venivano li per la prima volta e poi non tornavano più. E perché due nobili invece si?. Nel bel mentre, entrarono tre forestieri: "Oste! Che si mangia di nuovo? Non ci sarà mica il solito cappone col Falerno, vero?".

"Ma voi conoscete la nostra cucina caro signore?" replicò Otello.

"Certo. Il Duca del Molise conosce tutte le cucine di tutto il regno, e anche oltre le nostre terre.".

"Ma... egregio Duca del Molise... non mi dica che anche voi avete già avuto l'onore di sedere al nostro locale..." Otello non poteva credere che c'era una terza persona che era già venuta in precedenza a mangiare.

"Assolutamente no, caro oste. Sono qua in quanto un mio amico, il gran signore Marchese di Gianduia, il titolare di questo posto, mi ha favoleggiato come del più bel posto per mangiare cappone. E poi... mi ha detto di una nuova signorina ai fornelli, molto brava... come può la vostra cucina fallire? Tuttavia il cappone non mi piace. Posso avere una zuppa di farro?".

"Certo signor Duca. Subito" Se da un lato ad Otello poteva far piacere servire un cliente ricco e potente come il Duca del Molise, dall'altro manifestava una certa delusione perché per un attimo aveva creduto che egli fosse già stato precedentemente al locale. "Ma perchè la gente non torna? Che c'è di strano?" Con questo pensiero si addormentò quella notte.

 

La mattina seguente, come al solito Lola si alzò di buon ora e iniziò a preparare tutto per il mezzogiorno quando addirittura una comitiva di 5 persone scese da una bellissima carrozza trainata da ben 8 cavalli. Una carrozza superveloce mai vista prima. Otello subito diede il benvenuto a tanto sfarzo.

"Benvenuti a lor signori. Posso avere l'onore di conoscerli? Cosa posso servire" Da come erano vestiti e dalla carrozza dovevano essere dei potenti.. E poi, che anelli che sfoggiavano!

"Salve oste! Io sono il Conte di Bruclin, lui è mio cognato, il Conte di Wheatstone, lui è il Conte Bianco, lui il Conte Cervino, e infine lui è il Conte Grappa, famoso in tutto il regno per i suoi distillati".

"Urca.." penso Otello "Addirittura 5 nobili assieme". E poi preso dalla curiosità esordì:

"E lor signori conoscono la nostra cucina? Il nostro locale?".

"Certo... siamo già stati qua tutti in passato e tutti d'accordo sul fatto che la cucina è veramente eccelsa".

Fantastico. 5 persone contemporaneamente che tornano a mangiare qua una seconda volta. Incredibile.

In quell'attimo la porta si spalancò: "Permesso? C'è qualcuno? Vorrei mangiare!".

"Certo signor... ma.. ma voi siate..." Otello balbettava per l'emozione. Non poteva credere ai propri occhi.

"...il Conte di Brandeburgo! Vorrei mangiare il vitello in umido che ho mangiato ieri".

 

No... Otello non poteva pensare ad un caso. Non era possibile che da un giorno all'altro parecchi clienti tornassero a mangiare una seconda volta. Quella sera chiuse la taverna in anticipo e si rinchiuse in camera a meditare. "Dunque... fino a ieri nessuno dei clienti che erano stati qua a mangiare era mai più tornato una seconda volta. Da ieri... bumm. di colpo la cosa è cambiata. Perchè? Cosa è cambiato? La carne me la da Samuele da sempre, ed è sempre quella. Il vino lo prendo da sempre da Melchiorre: ha l'uva migliore. I capponi di Amedeo non hanno mai sbagliato. Ma... un momento... Lola! Si, è lei il perno della cosa. Da quando c'è lei, i clienti ritornano".

"Lolaaaa... LOLAAAAA!!!!".

"Si signore... che volete?" Era già in camera da letto e stava preparandosi per andare a dormire.

"Vieni qua... è importantissimo!". Scendendo le scale di fretta si presentò nella camera di Otello.

"Dimmi Lola: tu hai già lavorato come cuoca?"

"Ma signore... c'è qualcosa che non va? Ho fatto qualcosa di male?"

"No. No. Assolutamente! Tutto benissimo. Sei bravissima!. Ma, dimmi, tu che lavoro facevi prima?"

"Io accudivo alle bestie di Geremia su a Casaglia"

"E non conoscevi nessun nobile?"

"Assolutamente no! Per la prima volta in vita mia ho parlato con un nobile qua da voi"

"E dimmi Lola, ma nemmeno i tuoi genitori conoscevano dei nobili? Che lavoro facevano?

"Io non ho un padre signore. Non l'ho mai conosciuto. E mia madre pascolava le bestie con me"

" E dov'è ora? Le vorrei parlare!"

"Signore... la mia mamma è morta di vaiolo un anno fa. Fu allora che Geremia mi mandò via perché da sola non ce la facevo a tenere dietro a tutte le sue bestie come prima, quando eravamo in due."

"Ah, capisco... Scusa! Beh, buonanotte... Vai, vai cara! Buonanotte!"

"Buonanotte signore" e si ritirò su in camera a dormire. Ma Otello no, non dormiva. Pensava... pensava.. pensava...

"Dunque... Lola non conosce nessun nobile ma sta di fatto che da quando c'è lei ben 7-8 nobili sono tornati qua dopo esservi già stati. Il Conte di Florethia, il Conte di Brandeburgo, il Conte di Bruclin, il Conte di.... ehi, ma, sono solo persone che hanno il titolo di Conte. Nessun Marchese, nessun Duca, Nessun Principe... Solo Conti! Perchè?"

"Lolaaaa..... Sei sveglia???"

"Si signore"

"Abbi pazienza... torna subito giù!"

"Arrivo signore... Eccomi"

"Senti Lola... Prima che arrivassi tu nessuno mai dei miei clienti era ritornato qua una seconda volta. Perché invece con te in due giorni sono ripassati il Conte di Brandeburgo, quello di Bruclin e tutti gli altri? Forse tu li attrai per la tua giovane bellezza? E allora perché loro si e gli altri, i Marchesi, i Duca no?"

"Beh, signore... non so se posso dirvelo..."

"Cosa...??? Cosa mi devi dire Lola? Cosa c'è di tanto misterioso? Parla!"

"Beh, si, signore... non vorrei apparire presuntuosa, ma..."

"Ma no! Assolutamente... dimmi cosa mi devi dire... io lo so che è importantissimo. Dimmi tutto... senza nessuna limitazione!"

"Beh, signore... la verità è che... come glielo devo dire? E' che... si... lo ha visto pure lei no?"

"Che cosa...?"

"Beh... CON LOLA I CONTI TORNANO SEMPRE!"

 

Tavanata galattica (ma carina) partorita il 12.08.02

 

 

 

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